Le violenze di gruppo

Stupro di Palermo, la vittima 19enne lascia la Sicilia: trasferita in una comunità protetta

Ha denunciato sette ragazzi, raccontato le violenze del Foro Italico, e aveva continuato a vivere nello stesso quartiere dove vivono le famiglie di alcuni degli indagati. La decisione dopo l'ultimo sfogo sui social contro chi la accusa di essere stata consenziente: "Sono stanca, mi state portando alla morte"

Cronaca - di Redazione Web

30 Agosto 2023 alle 10:32

Condividi l'articolo

Stupro di Palermo, la vittima 19enne lascia la Sicilia: trasferita in una comunità protetta

Fino a pochi giorni fa era rimasta nel quartiere dove viveva con la famiglia, lo stesso dei ragazzi che ha accusato dello stupro della notte dello scorso 7 luglio al Foro Italico a Palermo, in un quartiere abbandonato. Sette i ragazzi accusati, tutti privati della libertà, incarcerati. Le famiglie di alcuni vivono ancora nello stesso quartiere della ragazza. Che è stata minacciata, accusata di essere consenziente. La 19enne ha lasciato la Sicilia: i carabinieri, su disposizione della Procura di Palermo, l’hanno trasferita.

Non si trova più all’Arenella dove viveva con la zia, non è più a Palermo e nemmeno in Sicilia. È stata scortata in una comunità protetta, dove potrà lavorare e provare a ricominciare dopo il trauma e il dramma delle ultime settimane, gli ultimi giorni. Ieri aveva pubblicato un ultimo sfogo sui social. “Sono stanca, mi state portando alla morte. Io stessa, anche senza questi commenti, non ce la faccio più. Non ho voglia di lottare né per me né per gli altri. Non posso aiutare nessuno se sto così”. La vittima è seguita da un mese da una psicologa dell’Arma dei Carabinieri. Alla fine si è convinta a lasciare casa sua.

Già lo corso fine settimana aveva rotto il silenzio sui social, aveva esplicitamente raccontato di aver pensato a togliersi la vita. “Se andate a scrivere cose del genere a ragazze a cui succedono cose come queste potrebbero ammazzarsi. Sapete che significa suicidio?”. Gli odiatori non hanno smesso di attaccarla, anche se la maggior parte della rete è dalla sua parte. Il suo profilo social nelle ultime settimane ha superato i 90mila follower. Sul caso si è concentrata un’attenzione mediatica morbosa: alcuni hanno pubblicato sui social le foto dei sette accusati, altri hanno affollato i gruppi Telegram chiedendo del video dello stupro che uno degli indagati avrebbe girato.

La Procura non la farà testimoniare al processo. La 19enne ribadirà le sue accuse al gip in occasione dell’incidente probatorio. I giudici hanno respinto le istanze di quattro dei ragazzi accusati che avevano chiesto la scarcerazione. L’unico che era stato scarcerato, all’epoca degli episodi contestati minorenne, e destinato a una comunità perché per il gip aveva dato cenni di “resipiscenza”, è tornato in carcere perché appena tornato in libertà avrebbe cominciato a pubblicare post provocatori in cui si vantava dei fatti e della sua scarcerazione.

30 Agosto 2023

Condividi l'articolo