La riforma giustizia
Separazione delle carriere, Forza Italia fa festa con foto e bandiere di Berlusconi
Così il partito del Cavaliere ha celebrato l’approvazione definitiva della riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati. In piazza, i capigruppo parlamentari, altri componenti azzurri e attivisti.
Politica - di Redazione Web
Una gigantografia di Silvio Berlusconi e attorno le bandiere di Forza Italia, in piazza Navona a Roma. Così il partito del Cavaliere ha celebrato ieri l’approvazione definitiva della riforma sulla separazione delle carriere dei magistrati, subito dopo il voto al Senato. In piazza, i capigruppo parlamentari, altri componenti azzurri e attivisti. Subito dopo il flashmob, foto di gruppo dei presenti.
Tra loro, anche diverse vittime di ingiuste detenzioni ed errori giudiziari come Antonio Lattanzi, ex assessore comunale ai Lavori pubblici in Abruzzo, arrestato 4 volte nel 2002 per tentata concussione e abuso d’ufficio e citato ieri nell’emiciclo di Palazzo Madama dal senatore Zanettin. Per il deputato Enrico Costa “hanno rappresentato le migliaia di persone arrestate e solo dopo anni assolte e risarcite dallo Stato. Tra il 2017 e il 2024 in Italia ci sono state 5933 vittime di ingiuste detenzioni risarcite dallo Stato. Sono stati pagati dallo Stato 254,5 milioni di euro. Le azioni disciplinari avviate verso i magistrati responsabili sono state 89, con il seguente esito. 44 non doversi procedere; 28 assoluzioni; 8 censura; 1 trasferimento; 8 ancora in corso. Questi numeri sono l’effetto del lavoro di protezione operato dalle correnti del Csm, e sono le ragioni che rendono necessaria l’Alta Corte disciplinare”.
Per Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di FI, “questa è una tappa storica e l’attuazione del programma del centrodestra”, aggiungendo che ora “inviteremo gli elettori al referendum per confermare l’impegno che ci siamo presi con loro sulla giustizia”. Per il suo omologo alla Camera, Paolo Barelli: “Oggi (ieri, ndr) è un momento molto importante per FI perché da sempre, con il presidente Berlusconi, ha messo al centro dell’attività politica del partito, la necessità di riformare la giustizia”.