Il premio
C’erano un coleottero e una ruspa in una legnaia: la foto dell’italiano Andrea Dominizi che ha vinto lo Young Wildlife Photographer of the Year 2025
Lo scatto sui Monti Lepini. "Spero davvero che questa immagine possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla perdita della biodiversità". Gli scatti in mostra al Natural History Museum
Ambiente - di Redazione Web
Anche un italiano tra i vincitori del Wildlife Photographer of the Year. Si chiama Andrea Dominizi e ha vinto nella categoria 15-17 anni, il premio Young Wildlife Photographer of the Year 2025. Nel suo scatto si vedono una cerambice, un coleottero Morimus Asper, in una zona disboscata sui Monti Lepini e una ruspa abbandonata. Parla di natura, sfruttamento del territorio, resistenza. Il premio è uno dei più prestigiosi al mondo, organizzato ogni anno dal Museo di Storia Naturale di Londra. Le foto saranno in mostra da venerdì 17 ottobre allo stesso Natural History Museum nella capitale britannica.
La foto è stata scattata in una radura dei Monti Lepini, le alture tra le province di Latina, Roma e Frosinone. È stata intitolata “Dopo la distruzione” ed è stata premiata perché racconta allo stesso tempo due storie. “Quella dell’imminente distruzione naturale causata dall’intervento umano, contro la quale le creature più piccole non hanno scampo; e quella della speranza e della resilienza”. La scena è tagliata in diagonale, in primo piano in basso a sinistra si vede il coleotter, sullo sfondo nell’angolo opposto lo scavatore, sfuocato ma ben riconoscibile.
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“Spero davvero che questa immagine possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla perdita della biodiversità – ha dichiarato Dominizi sui canali social del premio – è probabilmente più difficile con animali come gli artropodi che sono meno graditi dal pubblico in generale ma anche loro sono una categoria animale che dopotutto vive sul nostro pianeta. Ero con alcuni amici in questa legnaia alla ricerca di coleotteri quando abbiamo trovato questo esemplare su un ceppo di legno. Guardando sullo sfondo ho visto una macchina taglialegna e ho pensato di mettere in comunicazione queste due scene”.
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Dominizi ha già vinto l’IBC Photo Awards, concorso naturalistico italiano che celebra la biodiversità, nel 2025. “Ha notato il coleottero mentre camminava sui Monti Lepini, nell’Italia centrale, in un’area un tempo disboscata per ricavare vecchi faggi – si legge nelle motivazioni del premio – Utilizzando un obiettivo grandangolare e un flash esterno, ha inquadrato il coleottero contro macchinari abbandonati. La fotografia di Andrea racconta una toccante storia di perdita di habitat. Mentre i coleotteri delle cerambici scavano gallerie nel legno morto, i funghi si insinuano all’interno, contribuendo a scomporlo e a riciclare i nutrienti. Se l’habitat dei coleotteri viene disturbato o distrutto, gli effetti si ripercuotono sull’intero ecosistema”.
Oltre 60mila le fotografie spedite da tutto il mondo, da fotografi professionisti e non, per partecipare al concorso. Ad aggiudicarsi il primo premio, quest’anno, è stato lo scatto del fotografo sudafricano Wim van den Heever. È intitolato “Ghost Town Visitor” e inquadra una iena bruna, la specie più rara al mondo, che si aggira nellacittà fantasma di Kolmanskop davanti a un edificio semidistrutto e abbandonato a Lüderitz, in Namibia. Secondo quanto spiegato, il fotografo ha atteso dieci anni per scattare questa foto tra studi e appostamenti.
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