Il leader palestinese

Marwan Barghouti, la lettera della moglie Fadwa: “So che sei felice, anche in isolamento, per la fine del massacro a Gaza”

Lo chiamano il "Mandela palestinese", il "prigioniero più importante al mondo" per l'Economist. In carcere da 23 anni. La sua liberazione nell'accordo Trump saltata all'ultimo

Esteri - di Redazione Web

14 Ottobre 2025 alle 12:44

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(AP Photo/Brennan Linsley, File) 


Associated Press / LaPresse
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(AP Photo/Brennan Linsley, File) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Nessuna possibilità al momento per Marwan Barghouti, il politico palestinese in carcere dal 2002, detenuto nel corso della seconda Intifada, arrestato con l’accusa di essere il mandante di attentati che avrebbero provocato almeno sei vittime. Lui ha sempre respinto le accuse. Fadwa Barghouti si è detta convinta del marito felice “anche nel tuo isolamento, perché il massacro è finalmente finito”. La moglie ha scritto un appello per la liberazione del leader palestinese.

Sono 23 anni che Barghouti è in carcere. Secondo i pro Pal è il Mandela della Palestina. L’Economist lo ha definito “il prigioniero più importante del mondo”. È stato arrestato la prima volta a 18 anni, quando era leader studentesco. In carcere imparò l’ebraico, dopo sei anni venne espulso nel 1987, denunciò la corruzione e gli abusi dell’Anp. È stato tra i promotori del Documento dei Prigionieri Palestinesi (o Documento di riconciliazione nazionale), sottoscritto da esponenti di Hamas, Fatah e Jihad islamica, che invoca la creazione di uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale e confini basati sulle linee del 1967.

Secondo diversi sondaggi sarebbe il candidato più popolare per la presidenza dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp). È da tempo nelle liste dei detenuti palestinesi, c’era anche in quella dei circa duemila liberati in cambio degli ostaggi del 7 ottobre, nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco garantito da Donald Trump. Secondo indiscrezioni anche gli Stati Uniti avevano approvato il rilascio, che però è saltato all’ultimo minuto.

“Gaza merita il tuo sacrificio. La Palestina merita il tuo sacrificio. Il popolo palestinese merita il tuo sacrificio”, ha scritto la moglie nel suo appello. “I sei nipoti che non ti hanno mai visto chiedono sempre di te. I nostri figli sono cresciuti con il dolore della tua assenza. Ma io ti conosco e so che ciò che ti aiuta a sopportare la tua sofferenza è vedere la fine della distruzione” a Gaza. Barghouti ha 66 anni, esponente di spicco di Fatah, accusato di essere il capo militare della Brigate dei Martiti di al-Aqsa, è stato condannato a cinque ergastoli.

Aveva accettato gli accordi di Oslo nel 1993, quando era il segretario di Fatah in Cisgiordania. È stato catturato a Ramallah nel 2002, dopo esser sfuggito a un attentato l’anno prima. Quando venne condannato si disse estraneo alle violenze di cui era stato accusato, non riconobbe l’autorità della corte israeliana. Secondo molti osservatori internazionali, potrebbe rivelarsi il leader politico attorno al quale potrebbe ricostruirsi la leadership palestinese tra la Striscia e la Cisgiordania. E secondo alcuni avrebbe vinto le elezioni se non fosse stato incarcerato, è detenuto nella prigione di Hedarim.  “Israele teme la capacità di Barghouti di unire il popolo palestinese dietro di lui”, ha dichiarato all’emittente turca Trt Alon Liel, ex direttore generale del ministero degli Esteri israeliano.

“Saluti coloro che sono stati liberati – ha scritto Fadwa – conforti i prigionieri che rimangono in questo inferno e, anche se solo con i tuoi pensieri, rifletti a nome di un popolo che desidera ardentemente la libertà: come aprire la strada verso la libertà e una vita dignitosa, come proteggere i nostri diritti e la nostra causa, come alleggerire il peso di questi giorni difficili sulle nostre famiglie”. La moglie del leader palestinese è avvocato e attivista, ha 62 anni. Conserva ancora la speranza di rivedere il marito libero. “Nonostante tutto il tormento, il cuore di madre che è in me prova sollievo e porta con sé il sogno di una nuova alba per tutte le madri. Ti stiamo aspettando: la tua famiglia, le persone che ti amano e che tu ami. Sei sempre stato del popolo e per il popolo, mio amato. E presto ci rivedremo … “.

14 Ottobre 2025

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