L'onorificenza
Perché Trump non poteva vincere il Nobel per la pace: premiata Maria Corina Machado, più a destra del Presidente USA
Lei, unica forse tra i leader importanti dell’opposizione, ha deciso di restare in patria, clandestina, senza fuggire all’estero. E non può apparire in pubblico perché sarebbe arrestata
Esteri - di Redazione Web
Niente da fare per Trump. Il Nobel per la pace non gliel’hanno dato. Pare che lui sia furioso. Ed è furiosa anche gran parte della destra mondiale, ma la commissione che assegna i nobel non poteva tenere conto della pace siglata tra Israele e Hamas pochissime ore prima della assegnazione. Non c’erano i tempi tecnici. E se doveva invece tenere conto solo dei mesi e degli anni precedenti, non si capisce bene quale merito pacifista si potesse attribuire all’unico Presidente degli Stati Uniti che dopo aver perso le elezioni (nel 2020) mandò i suoi ad assaltare la Casa Bianca e forse addirittura a tentare un colpo di Stato.
Questo non toglie niente ai suoi meriti guadagnati con la straordinaria operazione diplomatica che ha prodotto la tregua a Gaza e, ragionevolmente, ha salvato gli ostaggi israeliani e migliaia di vite, soprattutto di palestinesi e di bambini palestinesi. Del resto anche gli altri tre presidenti americani che ricevettero il Nobel per la pace lo ricevettero in tempi diversi e abbastanza lontani dagli avvenimenti per i quali si erano guadagnati il premio. Woodrow Wilson, democratico, vinse nel 1919, per come aveva condotto la prima guerra mondiale. Jimmy Carter lo ottenne addirittura nel 2007, cioè 27 anni dopo la fine della sua presidenza. E Obama lo ottenne nel 2009 per il suo comportamento pacifista nella campagna elettorale del 2007. Nulla esclude che a Trump il premio sarà dato nel 2026, se la sua tregua regge.
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Il Nobel invece è stato assegnato a una signora venezuelana, Maria Corina Machado, che rappresenta posizioni politiche forse più di destra di quelle di Trump. È il capo del più forte dei gruppi dell’opposizione di destra al presidente Maduro e al chavismo che da molti anni domina in Venezuela. È amica di Trump e del presidente argentino Milei. Vive in clandestinità perché la Corte Suprema del Venezuela l’ha condannata per attività terroristica. Lei però, e i suoi, sostengono che le accuse sono false e fanno parte della politica autoritaria e illegale del regime chavista. La stessa cosa sostengono molti paesi europei e occidentali che non riconobbero la validità delle ultime elezioni in seguito alle quali Maduro fu confermato alla Presidenza. La Machado comunque al momento non è rintracciabile. Lei, unica forse tra i leader importanti dell’opposizione, ha deciso di restare in patria, clandestina, senza fuggire all’estero. E non può apparire in pubblico perché sarebbe arrestata. Comunque ieri sera c’erano due persone molto contrariate dall’assegnazione del Nobel: Trump e Maduro.