Le consultazioni

Crisi in Francia, Lecornu tenta di uscire dall’angolo: possibile rimpasto e “governo di scopo” per evitare il nuovo voto

Esteri - di Redazione

8 Ottobre 2025 alle 11:36

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Crisi in Francia, Lecornu tenta di uscire dall’angolo: possibile rimpasto e “governo di scopo” per evitare il nuovo voto

Ancora qualche ora per tentare di evitare lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e dunque un ritorno al voto. È la mission impossibile che si è dato Sébastien Lecornu, primo ministro dimissionario alle prese con una crisi politica senza precedenti in Francia.

Costretto alle dimissioni 27 giorni dopo il conferimento dell’incarico da parte del presidente Emmanuel Macron, a sole 24 ore dalla presentazione della sua squadra di governo, questa mattina Lecornu ha tenuto una breve conferenza stampa dal cortile di Palazzo Matignon in cui ha annunciato consultazioni con i partiti nel tentativo di salvare il governo con un rimpasto “di scopo” e scongiurare nuove elezioni.

Di fatto Macron (e dunque Lecornu) hanno di fronte quattro opzioni: trovare una nuova e più ampia maggioranza che sostenga Lecornu; nominare un nuovo primo ministro, il sesto in poco più di un anno; convocare nuove elezioni legislative, a meno di un anno e mezzo dalle ultime; oppure dimettersi, cosa che però Macron ha detto di non voler fare.

“Ho buone ragioni per dirvi che, tra le buone notizie, da tutte le consultazioni che ho avuto con la Presidente dell’Assemblea nazionale, la signora Braun-Pivet, con il Presidente del Senato, Gérard Larcher, con tutti i partiti politici dell’UDI, dell’Yonne, i Repubblicani, Place Publique, MoDem, Horizon, Renaissance e altri, emerge la volontà di avere un bilancio per la Francia prima del 31 dicembre”. “Questo allontana le prospettive di scioglimento” dell’Assemblea, ha spiegato davanti ai cronisti il primo ministro dimissionario.

“In gioco c’è l’immagine della Francia”, ha aggiunto Lecornu. Il premier ha tempo fino a stasera per proseguire le consultazioni con i partiti e trovare una soluzione alla crisi politica che attraversa la seconda economia della zona euro.

L’obiettivo è quello di allargare a sinistra il perimetro della maggioranza, avviando consultazioni con i Socialisti, i Verdi, fino alla gauche francese di La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon. Al momento la sinistra radicale sembra tenersi fuori dai giochi di palazzo, escludendo di voler collaborare a un nuovo governo che “continui a propugnare politiche macroniste”. A spiegarlo senza mezzi termini Mathilde Panot, leader dei deputati della sinistra: “Se si dovesse formare un’alleanza frammentata per proseguire in qualche modo le politiche attuali, non parteciperemo al salvataggio di Emmanuel Macron”.

Sinistra che sull’ipotesi di sostenere un governo “di scopo” con a capo Lecornu potrebbe andare su strade differenti. I Socialisti di Olivier Faure potrebbero appoggiare l’esecutivo, una “sconcertante mobilitazione” in “salvataggio” di Macron e del suo “sistema” secondo le accuse del leader di La France Insoumise Mélenchon.

di: Redazione - 8 Ottobre 2025

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