La rete Mesarvot
Ragazzi israeliani rifiutano di arruolarsi e uccidere i bambini di Gaza, condannati al carcere
Due diciottenni israeliani hanno rifiutato di arruolarsi nell’esercito israeliano nella guerra contro Gaza. Condannati a un mese di carcere
Esteri - di Redazione Web
Alle 10:00 ieri mattina presso la base militare di Tel HaShomer, gli attivisti della rete Mesarvot hanno tenuto una manifestazione a sostegno della rifiutata di arruolamento Ayana Gerstmann, una diciottenne di Ramat-Gan. Gerstman si rifiuta di arruolarsi nell’esercito israeliano per protestare contro la guerra e il genocidio a Gaza, che ha già ucciso più di 60.000 palestinesi e ha distrutto intere città, e in opposizione all’occupazione in corso del popolo palestinese. Accanto a lei, anche il diciottenne Yuval Peleg, di Kfar Saba, si rifiuta di arruolarsi.
Ha detto Ayana Gerstmann: “Durante la guerra, ho sentito innumerevoli volte l’affermazione ‘Non ci sono innocenti a Gaza’ – e sono inorridito. Vedo questa affermazione diventare sempre più normalizzata. Vedo persone che credono veramente che nemmeno il bambino più giovane di Gaza sia innocente, e quindi non meriti pietà. E a questo dico: un bambino è sempre innocente! Come cittadino di questo paese, dico con voce chiara la distruzione di Gaza: non nel mio nome! L’occupazione: non a mio nome! Mi rifiuto di rimanere in silenzio, nella speranza che la mia voce apra gli occhi degli altri nella nostra società e risvegli la loro consapevolezza di ciò che viene fatto in loro nome, fino a quando anche loro non possono più rimanere in silenzio.”
Ha detto Yuval Peleg: “Nonostante tutti i crimini, le nazioni del mondo continuano a fornire alla macchina di distruzione israeliana armi e finanziamenti. Presto sarò imprigionato per il mio rifiuto di prendere parte al massacro e mi appello a voi, popolo del mondo: intensificate la lotta! Unisciti a me e resisti alla distruzione e al genocidio con tutta la tua forza.”