Nella lista esponenti di 13 Paesi Ue e Nato
Perché Mosca ha dichiarato Mattarella “russofobo”: la black list del Cremlino scatena lo scontro Italia-Russia
Il presidente della Repubblica nella black list del Cremlino per “incitamento all’odio”, con lui anche Crosetto e Tajani. Che convoca l’ambasciatore russo
Politica - di Asia Buconi
Tra gli “esempi di manifestazione di russofobia” – secondo Mosca – c’è anche il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il suo nome è comparso in una sezione dedicata del sito ufficiale del Ministero degli Esteri russo. Il motivo? Il Cremlino non ha preso bene il discorso tenuto dal Capo dello Stato lo scorso 5 febbraio all’Università di Marsiglia, dove si era recato per il conferimento di una laurea honoris causa e aveva pronunciato una ferma condanna nei confronti dell’aggressione russa all’Ucraina, assimilandone la natura a quella delle guerre di conquista naziste del secolo scorso.
Da qui, l’inserimento di Mattarella nella “lista nera” del portale diplomatico russo, dove poi Mosca ha riportato la porzione esatta di testo che ha “marchiato” come russofobo il nostro presidente, ovvero: “Il risultato fu un rafforzamento dello spirito di conflitto piuttosto che di cooperazione, nonostante la consapevolezza della necessità di affrontare e risolvere i problemi su più ampia scala. Ma prevalse il principio di predominio – aveva detto Mattarella – non la cooperazione. E queste furono guerre di conquista. Questo era il piano del Terzo Reich in Europa. L’attuale aggressione russa contro l’Ucraina è di questa natura”. Già a febbraio, subito dopo queste parole, era intervenuta l’arrembante portavoce del Ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, che alla tv russa aveva promesso che le parole di Mattarella non sarebbero rimaste “senza conseguenze”. E forse oggi ne vediamo qualcuna.
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Sul sito del Ministero degli esteri russo si giustifica l’inserimento nella lista di russofobi così: “I rappresentanti dell’establishment politico occidentale e del regime di Kiev sembrano competere anno dopo anno in fervore russofobo nei loro discorsi e dichiarazioni pubbliche. Quasi ogni giorno, l’’incitamento all’odio’ viene apertamente utilizzato contro la Russia e i suoi popoli. In questa sezione registriamo gli esempi più evidenti”. E Mattarella, secondo Mosca, è uno di questi. Una consapevolezza che comunque non ha impedito ieri al Capo dello Stato di esprimere, durante la canonica cerimonia del Ventaglio tenutasi al Quirinale, ferma condanna alla postura “aggressiva” della Russia in Ucraina, definita da Mattarella “un macigno sulle prospettive del continente europeo e dei suoi giovani”. E ha ribadito la sua preoccupazione: “È ben noto che i Paesi dell’Unione e della Nato che, insieme alla Russia, si affacciano sul Mar Baltico nutrono la grave preoccupazione, se non – come viene enunciato – la convinzione che la Russia, dopo quella all’Ucraina, coltivi il proposito di altre, nuove iniziative di aggressione, a scapito della loro sicurezza se non addirittura della indipendenza di alcuni di essi”. E ancora: “Questi mutamenti – così profondi e inattesi – hanno provocato, tra le altre conseguenze, un comprensibile disorientamento nelle pubbliche opinioni. Disorientamento aggravato da una abile e perversa opera di diffusione di false notizie e false raffigurazioni”.
Un cenno, quest’ultimo, che sembra quasi rispondere all’inserimento del suo nome nella lista nera di Mosca. Che comunque non rimane l’unica preoccupazione del Capo dello Stato. C’è anche Gaza: “Sul Medio Oriente – ha detto Mattarella – è persino scontato affermare che la situazione a Gaza diviene, di giorno in giorno, drammaticamente più grave e intollerabile; e speriamo che alle pause annunciate corrispondano spazi di effettivo cessate il fuoco”. Poi la condanna, netta, delle giustificazioni del governo israeliano ai raid contro i palestinesi: “Si è parlato di errori anche nell’avere sparato su ambulanze e ucciso medici e infermieri che recavano soccorso a feriti, nell’aver preso a bersaglio e ucciso bambini assetati in fila per avere acqua, per l’uccisione di tante persone affamate in fila per ottenere cibo, per la distruzione di ospedali uccidendo anche bambini ricoverati per denutrizione”. Per il Capo dello Stato “è difficile, in una catena simile, vedere una involontaria ripetizione di errori e non ravvisarvi l’ostinazione a uccidere indiscriminatamente”. Niente mezzi termini. Mattarella definisce “inaccettabile il rifiuto del governo israeliano di rispettare a Gaza le norme del diritto umanitario”. Come “è disumano – ha aggiunto – ridurre alla fame un’intera popolazione, dai bambini agli anziani”. Mattarella ha anche citato la “grave occupazione abusiva, violenta, di territori attribuiti all’Autorità nazionale palestinese in Cisgiordania” e ha ribadito “l’allarme per la semina di sofferenza e di rancore che si sta producendo, che, oltre ad essere iniqua, contrasta con ogni vera esigenza di sicurezza”.
In ogni caso, alla notizia dell’inserimento di Mattarella nella “black list” di Mosca è seguita la reazione della Farnesina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha convocato l’ambasciatore russo in Italia per contestare la decisione. E ha parlato della scelta di Mosca come di una “provocazione alla Repubblica e al popolo italiano”, offrendo “solidarietà istituzionale e personale al presidente Mattarella”. Mentre la premier Meloni l’ha definita “l’ennesima operazione di propaganda finalizzata a distogliere l’attenzione dalle gravi responsabilità di Mosca” e, oltre che verso Mattarella, ha espresso solidarietà “ai ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e a tutti coloro che sono stati destinatari di questa inaccettabile provocazione”. Già, perché nella lista nera compaiono – oltre che esponenti di ben 13 Paesi dell’Ue e della Nato – anche i titolari di Esteri e Difesa del nostro Paese. Crosetto perché colpevole di aver sottolineato come l’intento di Putin sia quello di estendere il controllo sull’intera Ucraina. Tajani, invece, aveva auspicato la presenza di bandiere ucraine tra quelle esposte durante le celebrazioni del 25 Aprile. E quindi, aggiungi alla lista.