L'offensiva cyber
Hacker russi colpiscono Csm e FdI, è il dodicesimo giorno di fila dopo lo “scontro” tra Mattarella e Cremlino

Una offensiva hacker senza precedenti, un quadro che mostra con evidenza che siamo nel bel mezzo di una “guerra cibernetica”. Per il dodicesimo giorno di fila siti internet istituzionali, politici e imprenditoriali italiani sono finiti nel mirino di hacker riconducibili al Cremlino.
A colpire questa mattina i portali del Consiglio Superiore della Magistratura e della sezione romana di Fratelli d’Italia è ancora una volta il collettivo filorusso Noname057(16), già autore dei precedenti attacchi. Il Quirinale ha invece che tra i target ci fosse anche il loro sito. “Il sito Internet del Quirinale non è stato oggetto di alcun attacco informatico”, si legge in una nota dell’ufficio stampa del Quirinale.
Offensiva che come le altre volte è avvenuta tramite azioni Ddos (Distributed denial of service), in italiano l’acronimo di “interruzione distribuita del servizio”. Si tratta una tipologia di attacco semplice ma efficace: il gruppo hacker si coordina per inviare continue e false richieste di accesso ai sistemi informatici presi di mira, con lo scopo di sovraccarica l’infrastruttura e farla collassare, rendendola inaccessibile dall’esterno proprio a causa degli enormi flussi di traffico provocati dagli hacker.
Al momento risultano non raggiungibili i siti del Csm e dei Comuni di Pescara, Doues (Aosta) e Bionaz (Aosta). “Abbiamo inviato ‘saluti DDoS’ all’infrastruttura internet italiana”, si legge sul profilo Telegram del gruppo Noname057(16), che ha “rivendicato” l’attacco.
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è intervenuta per avvisare e supportare i target nel ripristino delle funzionalità.
La campagna hacker contro l’Italia, arrivata al dodicesimo giorno consecutivo, è stata avviata in seguito alle dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella su Russia e Terzo Reich.
La portata dell’offensiva russa contro le nostre infrastrutture internet ha provocato anche una reazione politica. Dal Partito Democratico il deputato Andrea Casu chiede infatti di “non far finta non vedere che siamo troppo deboli” e si rivolge al governo Meloni intimando di “svegliarsi, è il momento di alzare la guardia, dobbiamo reagire”, è l’affondo del deputato Pd.