Il Capo dello Stato
Mattarella nella lista dei “russofobi” di Mosca: le accuse di “hate speech”, con il Presidente anche Tajani e Crosetto
La lista sul sito del ministero degli Esteri di Mosca cita le parole pronunciate a Marsiglia: "Negli anni '30 a prevalere fu il criterio della dominazione. Fu questo il progetto del Terzo Reich, l'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura"
Esteri - di Redazione Web
Sergio Mattarella con Antonio Tajani e Guido Crosetto inserito nella lista dei “russofobi” pubblicata dal ministro degli Esteri di Mosca. Arriva in mattinata, dopo un’altra notte di attacchi della Russia all’Ucraina, la notizia che colpisce il Presidente della Repubblica, il vice primo ministro e ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, il ministro della Difesa e fondatore di Fratelli d’Italia. Convocato l’ambasciatore della Federazione in Italia.
Sul sito si legge per Paese e organizzazione sovranazionale la classificazione per dichiarazioni e discorsi considerati di natura ostile. Espressa solidarietà bipartisan da parte della politica e delle istituzioni al Capo dello Stato. Dell’elenco fanno parte esponenti di 13 Paesi, Ue e Nato.
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Le parole del Presidente della Repubblica sono le uniche citate sul sito del ministero russo per quanto riguarda l’Italia. La nota cita un esempio di quello che considera “hate speech” pronunciato lo scorso 5 febbraio quando Mattarella, all’università di Marsiglia, tracciava un parallelo tra le guerra di conquista del Terzo Reich nazista e l’attacco della Russia all’Ucraina.
“Un abbandono delle responsabilità condusse quei Paesi a sacrificare i principi di giustizia e legittimità nel proposito di evitare il conflitto, in nome di una soluzione qualsiasi e di una stabilità che inevitabilmente sarebbero venute a mancare. Negli anni ’30 anziché la cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha disposto la convocazione dell’ambasciatore della Federazione russa in Italia per contestargli l’inserimento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di altre cariche istituzionali della Repubblica italiana nell’elenco. In una nota della Farnesina il gesto viene definito “una provocazione alla Repubblica e al popolo italiano”.
La notizia arriva dopo un’altra notte di attacchi russi su diverse Regioni in Ucraina tra cui quelle di Kiev, Poltava, Sumy, Kharkiv, Chernihiv, Donetsk, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Kirovohrad. Allarme aereo diramato, cittadini invitati a mettersi al riparo nei rifugi. Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dato un ultimatum di 10 giorni per mettere fine alla guerra, alla cui scadenza scatteranno sanzioni, dazi e “altre misure”.