L'incontro con il segretario generale della Nato

Trump promette armi a Kiev, ma a pagare sarà l’Europa: ecco il sostegno Usa a Zelensky

Una mossa dettata dal deterioramento del rapporto tra il presidente statunitense e il suo omologo russo. Ma Trump precisa che gli Usa non pagheranno le armi, lo faranno i Paesi europei.

Esteri - di Umberto De Giovannangeli

15 Luglio 2025 alle 09:00

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AP Photo/ Mystyslav Chernov
AP Photo/ Mystyslav Chernov

Ma sì, mandiamogli le armi. Tanto paga l’Europa, alias Nato. Insomma, armiamoli tanto pagate voi. Donald Trump annuncia che manderà armi a Kiev, i Patriot: «Ne hanno disperatamente bisogno», dice. Una mossa dettata dal deterioramento del rapporto tra il presidente statunitense e il suo omologo russo. Incontrando nello Studio Ovale il segretario generale della Nato Mark Rutte, il presidente Usa ha specificato: «Abbiamo fatto un accordo oggi per mandare armi all’Ucraina. Manderemo il meglio alla Nato e sarà un’operazione coordinata con la Nato», precisando che gli Usa non pagheranno le armi, lo faranno i Paesi europei.

Patriots americani saranno consegnati all’Ucraina tra qualche giorno, annuncia Trump con al fianco il fido Rutte. «Ne arriveranno alcuni molto presto, entro pochi giorni. In realtà, un paio di Paesi che hanno i Patriots faranno lo scambio, e sostituiremo i Patriots con quelli che hanno loro. E Mark si coordinerà con la Nato», ha spiegato. «C’è un Paese che ha 17 Patriots pronti per essere spediti. Non ne avranno bisogno. Quindi troveremo un accordo in cui i 17 andranno o gran parte dei 17 sarà spedita, cosa che potrebbe essere fatta molto rapidamente», ha aggiunto. Ed ancora: «Sono scontento con la Russia, imporremo severe tariffe se non avremo un accordo entro 50 giorni», afferma Trump. E aggiunge: «Sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa. Quindi, in base a ciò, imporremo dazi di circa il 100%, li definireste dazi secondari». 

Putin, «parla tanto, ma poi arrivano i missili», rileva Trump, ribadendo la sua frustrazione per la mancanza di progressi verso un accordo per mettere fine alla guerra in Ucraina. «Come sapete, abbiamo speso circa 350 miliardi di dollari per questa guerra tra Russia e Ucraina, e vorremmo vederla finire. Non è stata la mia guerra. È stata la guerra di Biden. Non è la mia guerra. Sto cercando di farvene uscire, e vogliamo vederla finire. E sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa, ma non sembra che ci siamo arrivati», afferma il tycoon, parlando nello Studio Ovale insieme al segretario generale della Nato. Il tycoon è arrabbiato con lo zar. Ma, in fondo, continua ad ammirarlo. «Non voglio dire che è un assassino ma è un tipo tosto»: così Trump rispondendo ad una domanda sul presidente russo. Quest’ultimo dovrebbe prendere l’avvertimento di Trump seriamente. Così il segretario generale della Nato in merito ai 50 giorni concessi dal tycoon per fare un accordo altrimenti scatteranno dazi secondari del 100%. «Se fossi Putin e tu stessi parlando, considererei di dover prendere i negoziati più seriamente di quanto non stia facendo ora», consiglia Rutte.

Quanto a chi paga, il segretario della Nato riconferma la ragione precipua per la quale è stato messo a capo, formale, dell’Alleanza atlantica: essere una sorta di maggiordomo diplomatico del tycoon. «È del tutto logico che gli europei paghino per le armi inviate all’Ucraina», spiega Rutte, definendo l’accordo annunciato da Trump come una «intesa davvero importante». «Gli europei stanno subentrando anche su questo», ha aggiunto. Rutte, che ha parlato dell’accordo con Trump giovedì, ha reso noto di essere in contatto con «numerosi Paesi» che vogliono aderire all’accordo, fra cui, ha citato, Finlandia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Gran Bretagna, Olanda e Canada. «Ed è solo la prima ondata, ce ne saranno altri», ha anticipato. La Germania si è offerta di acquistare due sistemi Patriot da consegnare all’Ucraina, mentre la Norvegia si è offerta di acquistarne uno. Lo rivela il New York Times. Il quotidiano inoltre precisa che l’affermazione di Trump secondo cui a pagarli al 100% sarà l’Unione Europea «non è del tutto corretta, dato che saranno i singoli paesi membri a pagare, non l’Unione Europea o la Nato stessa». Tra i paganti c’è anche l’Italia? Boh, forse, si vedrà, magari con uno sconticino…

15 Luglio 2025

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