La telefonata tra i leader
Ucraina, colloquio Trump-Zelensky dopo l’offensiva russa e lo stop Usa alle armi: “Difenderemo insieme i nostri cieli”

Dopo Putin è il turno di Zelensky. Donald Trump alza nuovamente la cornetta del telefono alla Casa Bianca per un colloquio col leader ucraino Volodymyr Zelensky, confronto che arriva 24 ore dopo quello lungo oltre un’ora con lo Zar russo Vladimir Putin, dove lo stesso presidente statunitense aveva dovuto ammettere di fronte alla stampa americana che “non ci sono progressi” per arrivare ad una tregua nel conflitto.
Una conversazione lunga circa 40 minuti, come riferito da Axios citando proprie fonti alla Casa Bianca: una conversazione che ha avuto nel contesto della decisione dell’amministrazione Trump di sospendere la fornitura di alcune tipologie di armi e munizioni all’alleato ucraino, in particolare i missili Patriot fondamentali per la difesa dei cieli.
“Ho avuto un colloquio importante con Trump, difenderemo insieme i nostri cieli”, è stato il primo commento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo la telefonata con l’omologo statunitense. Il leader di Kiev ha dichiarato di aver concordato, durante la conversazione con Trump, di “rafforzare la protezione” dei cieli ucraini dopo l’ultimo massiccio attacco russo con droni e missili contro l’Ucraina ed in particolare Kiev, una offensiva lunga 7 ore in cui da parte russa sono piovuti oltre 500 tra droni e missili.
“Abbiamo discusso le opzioni di difesa aerea e abbiamo concordato di collaborare per rafforzare la protezione del nostro spazio aereo“, ha dichiarato Zelensky su Telegram, riferendo di aver avuto con il leader statunitense una “conversazione approfondita”.
Trump invece, secondo quanto riporta Axios, avrebbe riferito a Zelensky che gli Stati Uniti vogliono aiutare l’Ucraina nella difesa aerea, nonostante la scelta del Pentagono di stoppare certi tipi di forniture militari a Kiev. “Trump ha detto di voler aiutare nella difesa aerea e che controllerà cosa è stato fermato”, ha detto una fonte riferendosi alla sospensione delle consegne di alcune munizioni e armi a Kiev. I due leader, scrive Axios, si sarebbero accordati per un incontro fra i coloro collaboratori per discutere della difesa aerea e delle forniture di altre armi.