Continua il massacro
Gaza è peggio del Vietnam: trucidati bambini in fila per l’acqua
L’impressione è che le atrocità dell’esercito israeliano stanno andando oltre. Peggio del Vietnam. Più infami. Appoggiate, giustificate, perdonate da una parte importante dell’opinione pubblica occidentale, dai grandi giornali, dall’establishment. È una cosa oscena.
Esteri - di Piero Sansonetti
L’esercito israeliano domenica ha bombardato nella striscia di Gaza uno dei punti nei quali i volontari distribuiscono l’acqua. C’erano anche molti bambini a prendere l’acqua. Fa molto caldo, avevano sete, trovare acqua è difficile. Dieci bambini sono stati uccisi. Moltissimi sono stati feriti. Poi sono morti anche una decina di adulti. Uno di loro è un volontario di “Gazzella”, una delle associazioni umanitarie che agisce a Gaza, rischiando ogni giorno la vita. Già, sì: gli eroi esistono ancora, quelli veri, ma non piacciono a nessuno.
Pochi giornali italiani ieri avevano la notizia in prima pagina. Con una certa vistosità solo Repubblica. Domenica la notizia stava sulle homepage di alcuni giornali online. Mi ha colpito il fatto che la maggior parte dei titoli usava questa espressione: “morti dieci bambini”. I titolisti non se la sono sentita di scrivere: “Uccisi”.
Comunque possiamo prendere atto del fatto che se l’esercito dell’unico paese democratico del Medioriente uccide a freddo dieci bambini, con lo scopo di intimidire la popolazione palestinese, la grande informazione italiana resta indifferente. Non vede la notizia. È abituata. La discussione se sia o no genocidio, quello di Israele sui palestinesi, non ci appassiona. Neppure il paragone con le stragi naziste. Del resto è una fake news quella secondo la quale l’unico precedente al quale riferirsi è il nazismo. Qualcuno ricorda il Vietnam? Sapete quanti vietnamiti sono stati uccisi, quasi tutti dall’esercito americano? Circa due milioni. Per quale ragione? Per disturbare la Cina.
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Ricordate la strage di My Lai? Avvenne nel marzo del 1968, fu peggio di Marzabotto. My Lai era un villaggio nel Sud Vietnam, Un plotone di marines fece irruzione in questo villaggio alle 7 di mattina. Forse il tenente che lo guidava pensava di incontrare dei guerriglieri Vietcong, invece trovò solo vecchi, bambini e donne che facevano colazione. Circa 550 persone. Il tenente diede l’ordine di stuprare donne e bambini e poi ucciderli. Ne uccisero 539. Bruciarono tutte le case del villaggio My Lay. Poi un altro ufficiale americano, che guidava un elicottero, vide il fumo degli incendi. Atterrò a My lai, fui travolto dall’orrore e fermò l’eccidio. Portò in salvo 11 persone. Ci fu un’inchiesta guidata dal futuro segretario di Stato Colin Powell. Assolti. Poi un processo penale: di nuovo tutti assolti, tranne il tenente. Condannato all’ergastolo. Lo arrestarono. Fece tre giorni in prigione poi Nixon lo graziò.
Chissà quanti furono gli episodi come My Lai che sfuggirono ai giornali e alle autorità. Beh, l’impressione è che le atrocità dell’esercito israeliano stanno andando oltre. Peggio del Vietnam. Più infami. Appoggiate, giustificate, perdonate, silenziate non da Nixon e da Powell ma da una parte importante dell’opinione pubblica occidentale, dai grandi giornali, dall’establishment. È una cosa oscena.