La presentazione
Ferrari Amalfi: quanto costa l’ultimo gioiellino della casa di Maranello e perché si chiama così
320 chilometri orari la velocità massima, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi. "Un oggetto monolitico che parla di velocità". Oltre un migliaio di ferraristi da tutto il mondo in Costiera
News - di Redazione Web

L’hanno chiamata Amalfi, l’ultima berlinetta della casa di Maranello che unisce eleganza e sportività nel design unico del Cavallino Rampante. La nuova Ferrari è stata presentata in un gran galà mondiale in verde, altro omaggio alle terre della Costiera in Campania da cui prende il nome, e non nel tradizionale colore rosso. Ad Amalfi, per la sua prima presentazione, c’erano oltre un migliaio di ferraristi arrivati da tutto il mondo.
Amalfi è considerata l’erede della Ferrari Roma, dalle linee più snelle e affilate. Due sottili fenditure anteriori e posteriori per i fari, coda bassa. Carbonio e alluminio il tunnel centrale. All’interno dell’abitacolo tre schermi digitali: il cockpit per il pilota, lo schermo centrale sospeso da 10,25 pollici e quello per il passeggero con interazione resa più semplice e fluida. Sul volante, su richiesta dei clienti, tornano i tasti fisici come per l’accensione.
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Il motore twin turbo V8 montato in posizione centrale-anteriore da 640 CV e 760 Nm di coppia, 3855 centrimetri cubici, cambio doppia frizione a otto rapporti. 4 metri e 66 centimetri di lunghezza per 1,97 di larghezza e 1,30 di altezza, peso forma di 1470 chili. 320 chilometri orari la velocità massima, accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi. È stata presentata nei colori Verde Costiera e Bianco Artico. È “un oggetto monolitico che parla di velocità”, ha dichiarato il responsabile del design Flavio Manzoni. Perché Amalfi però?
“Perché Amalfi è una città bella, affascinante, che attrae turismo da tutte le parti del mondo. Un po’ come la Ferrari che è bella, performante, e attrae clienti da tutto il mondo”, le parole di Benedetto Vigna al TG1 della Rai. All’amministratore delegato piace citare Enzo Ferrari, secondo il quale la casa di Maranello è fatta essenzialmente di uomini. “L’innovazione è possibile grazie agli uomini e alle donne, grazie a quelli che sono dentro la Ferrari ma anche grazie a quelli che sono intorno alla Ferrari, ne è un esempio questo bellissimo evento reso possibile ad Amalfi dalle maestranze locali, senza le quali non sarebbe stato possibile”.
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