La pellicola

Lo Squalo: perché il film di Steven Spielberg ha rivoluzionato il cinema per sempre, 50 anni del primo blockbuster

Usciva nell'estate del 1975 il film destinato a cambiare la maniera di fare e pensare le storie sul grande schermo. Sembrava soltanto una fiaba nera estiva, e invece. Fu il primo film a incassare oltre 100 milioni al botteghino, tre Premi Oscar

Cinema - di Redazione Web

26 Giugno 2025 alle 18:22

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Socks featuring the Jaws movie are displayed at Neptune’s Sea Chest gift shop, Monday, May 12, 2025, in Vineyard Haven, Mass., on Martha’s Vineyard Island. (AP Photo/Charles Krupa) Associated Press / LaPresse Only italy and spain
Socks featuring the Jaws movie are displayed at Neptune’s Sea Chest gift shop, Monday, May 12, 2025, in Vineyard Haven, Mass., on Martha’s Vineyard Island. (AP Photo/Charles Krupa) Associated Press / LaPresse Only italy and spain

Spesso definito film estivo, il modello del film dell’estate, in realtà buono per tutto le stagioni tanto da essere celebrato, citato, ovviamente visto anche a 50 anni dall’uscita: Lo Squalo, Jaws in lingua originale, di Steven Spielberg, festeggia quest’anno il mezzo secolo. Il suo successo trasversale segnò una svolta nella storia del cinema. Rappresentò la definizione di blockbuster: fu il primo film a incassare più di 100 milioni di dollari al botteghino. E anche agli Oscar, l’anno successivo, il film si aggiudicò tre premi.

I villeggianti di Amity, un’isola immaginaria, si godono il mare. “Un’isola è un’isola solo se la guardi dal mare”, dice Martin Brody, il capo della polizia interpretato da Roy Scheider. Sarà lui con l’oceanografo Matt Hooper, interpretato da Richard Dreyfuss, e con il cacciatore di squali Quint, interpretato da Robert Shaw a intraprendere la missione di eliminare il terribile squalo bianco che ormai terrorizza e divora i bagnanti di una comunità sconvolta. La trama, la caratterizzazione dei personaggi, i piani narrativi hanno segnato un prima e dopo del cinema: sono diventati un modello. A ispirare la storia quello che era successo nel 1916 nel New Jersey, quando un enorme squalo bianco portò il terrore per circa due settimane.

Il film venne girato a Martha’s Vineyard, nello Stato del Massachussets. Genere da definire, a cavallo tra horror e thriller. Il grande squalo meccanico venne costruito dal team di produzione guidato da Joe Alves. Lungo oltre sette metri e mezzo, circa il doppio di un vero squalo bianco, in acciaio con rivestimento di gomma e viscere elettroniche. Lo chiamarono Bruce, in onore dell’avvocato del regista Bruce Ramer. E si ruppe più volte durante le riprese. Spielberg all’epoca aveva 28 anni. Al suo quarto film, dopo Sugarland Express dell’anno prima. L’omonimo romanzo scritto da Peter Benchley divenne una sceneggiatura con successivi interventi dell’attore-sceneggiatore Carl Gottlieb. Il film uscì nelle sale statunitensi il 20 giugno del 1975 mentre in Italia soltanto a dicembre. Fu il primo film girato in mare aperto. La produzione fu travagliata, caratterizzata da numerose problematiche e diversi imprevisti. Anche la comunità dell’isola non fu sempre accogliente, alcuni retroscena parlano di problemi di alcolismo nella troupe. Ci fu un momento in cui sembrava che sarebbe stato un clamoroso fiasco.

Replica dello Squalo di Steven Spielberg
Museum workers look on as a fiberglass replica of Bruce, the shark featured in Steven Spielberg’s classic 1975 film “Jaws” is lifted into a suspended position for display at the new Academy of Museum of Motion Pictures, Friday, Nov. 20, 2020, in Los Angeles. The museum celebrating the art and science of movies is scheduled to open on April 30, 2021. (AP Photo/Chris Pizzello)

L’uscita fu fortemente pubblicizzata tra spot televisivi e merchandising, l’uscita avvenne contemporaneamente in moltissime sale come non era ancora abitudine. Universal investì nove milioni di dollari a fronte di un budget di 4 milioni e incassò quasi 480 milioni a livello globale. Lo Squalo divenne il film con l’incasso più alto nella storia fino all’uscita di Guerre Stellari nel 1977. Le proiezioni furono accompagnate da grida di terrore nelle sale mentre lo squalo bianco divorava e faceva a pezzi gli esseri umani sul grande schermo. Non si può sottovalutare l’aspetto estivo: dimostrò che anche in estate la gente poteva esser trascinata al chiuso e al buio di una sala cinematografica.

All’uscita gli incassi superarono i 260 milioni di dollari. Spielberg raccontò di aver sofferto un attacco di panico appena dopo la fine delle riprese. “Quell’esperienza fu orrenda per me”, confesso anni dopo. Rivelò anche di sentirsi in colpa per il considerevole declino della popolazione degli squali. Parlò di Disturbo da Stress Post-traumatico. Quel film fu però quello che gli permise di girare titoli come E.T. l’extra-terrestre, Jurassic Park, Schindler’s List, Salvate il soldato Ryan e tanti, tantissimialtri film che l’hanno reso tra i geni assoluti del cinema mondiale. National Geographic ha da poco pubblicato un documentario per il mezzo secolo di vita del film, The definitive Inside Story.  Magazzini Salani ha appena rilanciato in libreria il romanzo che vendette 20 milioni in tutto il mondo.

Ai Premi Oscar raccolte quattro nomination e vinse nelle categorie di montaggio, sonoro e colonna sonora. Ormai consegnata al patrimonio collettivo l’iconica colonna sonora composta da John Williams con sole due note ripetute per pochi secondi, Mi e Fa. Lo Squalo fu seguito da tre sequel e da svariati thriller d’imitazione anche con altri animali protagonisti e altre catastrofi ambientali, ancora oggi Jaws genera un indotto notevole a livello di merchandising. Nel 1998 l’American Film Institute lo ha inserito al 48esimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Riprese del film Lo Squalo 2
Actresses Desiree Kerns, left, in water, Donna Wilkes, center, and Colleen Barber, right in a staged publicity photo for “Jaws 2” off the coast of Southern California on Monday, June 12, 1978. (AP Photo/Lennox McLendon)

26 Giugno 2025

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