Africa
Infiamma ancora la protesta in Kenya: 20 morti e 400 feriti, il caso del blogger ostile al governo ucciso in un pestaggio
L'anno scorso le proteste erano esplose per una legge sull'aumento delle tasse, erano arrivate a chiedere le dimissioni del Presidente Ruto. Le proteste in almeno 20 dei 47 distretti del Paese
Esteri - di Redazione Web

Almeno venti le persone uccise e circa 400 quelle ferite nelle proteste che stanno infiammando il Kenya. A un anno dalle manifestazioni anti-governative dell’anno scorso, a Nairobi e in altre città migliaia di persone sono scese in strada, si sono assembrate nei pressi del palazzo presidenziale nella capitale: volevano ricordare proprio quelle proteste di un anno fa. Sono tornate attuali nel manifestare il dissenso alla corruzione, alla disoccupazione, all’aumento del costo della vita, alla repressione delle forze dell’ordine. A riportare il bollettino della guerriglia, il capo della sezione di Amnesty International del Kenya, Irungu Houghton, a Reuters.
Il Daily Nation ha scritto che un manifestante è stato ucciso dai colpi esplosi dalla polizia a Nyandarua mentre a Ol Kalou un cadavere è stato portato davanti alla stazione di polizia locale, a cui sono state appiccate le fiamme. Altre vittime sono state segnalate nei disordini esplosi a Karatine e a Matuu. Le proteste si sono allargate ad almeno 20 dei 47 distretti del Paese. Alcuni canali televisivi che trasmettevano le dirette degli scontri erano stati temporaneamente oscurati, prima che un tribunale annullasse l’ordine. Appena la settimana scorsa altre proteste erano esplose dopo la morte, in circostanze ancora poco chiare mentre era in custodia della polizia, del blogger politico Albert Ojwang, ostile al governo. Sei persone, tra cui tre ufficiali di polizia, sono state incriminate per un presunto pestaggio del blogger emerso da un’autopsia.
L’anno scorso le proteste erano scoppiate prima a Nairobi per poi diffondersi nel resto del Paese. Erano state causate dall’aumento di alcune tasse, erano arrivate a chiedere la dimissioni del Presidente William Ruto. Alcuni manifestanti erano riusciti a entrare in Parlamento. Danneggiata anche la sede del Municipio della capitale. Altri disordini a Mombasa, Eldore, Nakuru, Embu e Nyeri. Amnesty International aveva parlato di arresti e persone “rapite o scomparse per mano di agenti in uniforme e non”. La Croce Rossa del Kenya ha denunciato attacchi al suo personale e ai suoi volontari da parte della polizia.
Ruto è al potere dal 2022, dopo la vittoria alle elezioni che fu molto contestata dagli oppositori. Il costo della vita è salito molto negli ultimi anni. La Presidenza di Ruto ha provato a risanare la complicata situazione finanziaria e a ridurre il debito pubblico. Erano state annunciati aumenti sulla tassa del pane e sul possesso di automobili. La legge sull’aumento delle tasse era stata ritirata. Ruto aveva promesso la repressione anche con la forza di ogni “violenza e anarchia”. Erano morte 60 persone.