Africa
Kenya a ferro e fuoco: le proteste contro l’aumento delle tasse represse dal Presidente Ruto, morti e feriti a Nairobi
I manifestanti hanno fatto irruzione nel Parlamento, hanno appiccato il fuoco. Almeno 13 morti, arresti e persone scomparse. Ruto: "Tradimento, il giorno più buio". USA: "Condanniamo la violenza, invitiamo alla calma"
Esteri - di Redazione Web
Morti e feriti in Kenya a seguito delle proteste scoppiate per gli aumenti di alcune tasse, proteste che sono scoppiate soprattutto nella capitale Nairobi, ma altri disordini sono stati registrati anche in altre città del Paese africano. I manifestanti martedì hanno fatto irruzione nel Parlamento, ne hanno incendiata una parte. Il Presidente William Ruto ha annunciato lo schieramento dell’esercito a sostegno della polizia. La polizia è riuscita dopo diverse ore a espellere i manifestanti entrati in Parlamento. L’aumento delle tasse dovrà essere firmato dal presidente William Ruto per entrare in vigore.
In piazza sono scese migliaia di persone. Amnesty International ha segnalato 52 arresti e 21 persone “rapite o scomparse per mano di agenti in uniforme e non”. Partite come protesta contro gli aumenti delle tasse, le manifestazioni sono arrivate a chiedere le dimissioni del Presidente. “Non è concepibile – ha osservato Ruto – che i criminali che fingono di essere manifestanti pacifici possano creare un clima di terrore contro il popolo, i suoi rappresentanti eletti e le istituzioni stabilite dalla nostra costituzione, e aspettarsi di rimanere liberi e impuniti”. In fiamme oltre a una parte del parlamento anche l’ufficio del governatore Johnson Sakaja e altri uffici amministrativi.
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Perché sono esplose le proteste in Kenya
Le proteste erano cominciate la settimana scorsa. Avevano coinvolto soprattutto giovani, uomini. Hanno coinvolto soprattutto i quartieri centrali di Nairobi e il quartiere più povero di Kibera. Quando i manifestanti hanno fatto irruzione in Parlamento, i parlamentari si sono rifugiati nei sotterranei. La polizia è intervenuta con idranti e lacrimogeni, gli agenti hanno anche esploso colpi di arma da fuoco. Danneggiata anche la sede del Municipio della capitale. Altri disordini a Mombasa, Eldore, Nakuru, Embu e Nyeri. “Gli Stati Uniti stanno monitorando attentamente la situazione a Nairobi. Condanniamo la violenza in tutte le sue forme e invitiamo alla calma” ha dichiarato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.
La Kenya Medical Association riportava un bollettino di 13 morti, bilancio da prendere in via provvisoria. Almeno 45 feriti sono stati soccorsi dal più grande ospedale di Nairobi, il Kenyatta National Hospital. Ferito anche il giornalista keniota Collins Olunga, dell’agenzia di stampa francese AFP. Segnalati malfunzionamenti anche alla connessione a internet nel Paese, i manifestanti hanno accusato alle autorità. In piazza anche l’attivista, sociologa e giornalista Rita Auma Obama, sorellastra dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama. La Croce Rossa del Kenya ha denunciato attacchi al suo personale e ai suoi volontari da parte della polizia.
Chi è il Presidente William Ruto
Ruto ha parlato in conferenza stampa di “uno dei giorni più bui della storia della democrazia in Kenya”. Il Presidente è al potere dal 2022, dopo la vittoria alle elezioni che fu molto contestata dagli oppositori. Il costo della vita è salito molto negli ultimi anni. La Presidenza di Ruto ha provato a risanare la complicata situazione finanziaria e a ridurre il debito pubblico. Aumentata negli ultimi giorni la tassa sul pane del 16% e un’altra sul possesso di automobili. Proprio martedì mattina era stata approvata una riforma che prevedeva altri aumenti. Ruto ha voluto chiarire che reprimerà con la forza ogni forma di “violenza e anarchia”, ha parlato delle proteste come di “un tradimento”.