Il conflitto in Medio Oriente
Israele-Iran: secondo giorno di guerra, telefonata Trump-Putin, saltati i negoziati sul nucleare
Netanyahu promette un'ulteriore escalation militare, la Repubblica Islamica garantisce una risposta 20 volte più forte. Colpite infrastrutture energetiche
Esteri - di Redazione Web

La risposta dell’Iran, ancora attacchi di Israele: promesse di escalation da entrambe le parti. “Colpiremo ogni obiettivo, gli ayatollah non sanno cosa li aspetta”, le parole del primo ministro Benjamin Netanyahu al secondo giorno di quella che potrebbe sembrare una nuova guerra ma che più probabilmente rappresenta l’allargamento a un al fronte del conflitto con Hamas esploso dopo i massacri del 7 ottobre 2023. A giudicare da questi due giorni, la Striscia di Gaza martoriata e distrutta in quasi due anni di operazioni, sembra ormai un fronte secondario in Medio Oriente anche se l’emergenza è più grave che mai.
Israele, dopo aver decapitato i vertici dei Pasdaran, le Guardie Rivoluzionarie, sembra essersi concentrato in particolare sulle infrastrutture energetiche. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) delle Nazioni Unite ha comunicato che gli attacchi israeliani hanno danneggiato quattro edifici del sito nucleare di Isfahan, nel centro del paese, tra cui un impianto per la conversione dell’uranio. Uccisi ieri il comandante dei Pasdaran, Hossein Salami, e il capo di Stato Maggiore Mohammad Bagheri, il militare più alto in grado. Eliminati anche il capo del comando interforze Khatam al Anbiya, Gholamali Rashid, quello dell’aviazione Amir Ali Hajizadeh,
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Sale intanto il bilancio delle vittime, anche quelle civili. 60 in un condominio, anche 20 bambini. L’esercito dello Stato Ebraico ha fatto sapere di aver eliminato altri 20 comandanti iraniani, colpiti missili e lanciamissili. Il premier Netanyahu ha rivendicato il pieno sostegno di Donald Trump, con l’esercito americano che ha assistito Israele nell’intercettazione della risposta della Repubblica Islamica via terra, via mare e via aria. In un video pubblicato oggi pomeriggio ha promesso un’ulteriore intensificazione degli attacchi israeliani.
Colpite intanto Tel Aviv e Gerusalemme venerdì sera, almeno tre i morti degli oltre 150 missili lanciati che sono stati per la maggior parti intercettati. Teheran ha promesso una risposta 20 volte più pesante all’attacco di Israele parlando di circa duemila missili pronti al lancio. Secondo la CNN la Repubblica Islamica starebbe valutando di colpire le basi militari dei Paesi che difendono Tel Aviv. L’obiettivo di Netanyahu sembra quello di sovvertire il regime islamico al potere in Iran.
Condanna da parte di Vladimir Putin, Presidente della Russia che ha avuto una telefonata con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il primo si è detto anche disponibile a riprendere i negoziati sulla guerra in Ucraina. Il secondo si era detto disponibile a riprendere i negoziati con Teheran sul nucleare prima che quelli in programma domani in Oman saltassero definitivamente. Condanna da parte anche della Cina contro l’attacco di Israele. Elon Musk ha intanto attivato la rete di connessione satellitare Starlink nonostante la censura della Repubblica Islamica.
Israele aveva già fatto ricorso alla cosiddetta “strategia della decapitazione” l’anno scorso, per colpire Hezbollah, l’organizzazione politica e paramilitare sciita libanese alleata sia di Hamas che dell’Iran. E aveva già colpito in Iran. I vertici militari iraniani sarebbero già stati rimpiazzati.