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Tom Daley, l’addio allo sport della leggenda dei tuffi: “Una parte di me è morta, il coming out per essere me stesso”

Cinque medaglie in cinque Olimpiadi, l'ultima ai Giochi di Parigi. Famoso anche per le sue creazioni all'uncinetto durante le gare, da anti-stress al brand "Made With Love by Tom Daley"

News - di Redazione Web

13 Giugno 2025 alle 17:02

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FILE – Britain’s Tom Daley competes during the men’s synchronized 10-meter platform diving final at the Summer Olympics,, July 26, 2021, in Tokyo. Daley will compete in his fifth Olympics at age 30, coming off a gold medal-winning performance in synchronized platform at Tokyo. (AP Photo/Kyusung Gong, File)
FILE – Britain’s Tom Daley competes during the men’s synchronized 10-meter platform diving final at the Summer Olympics,, July 26, 2021, in Tokyo. Daley will compete in his fifth Olympics at age 30, coming off a gold medal-winning performance in synchronized platform at Tokyo. (AP Photo/Kyusung Gong, File)

Tom Daley ha smesso con lo sport dopo 23 anni. A 31 anni, l’ultima sua medaglia alle Olimpiadi ai Giochi di Parigi dell’estate del 2024. Argento. “Una parte di me è come morta, nel senso che l’adrenalina dei tuffi non la potrò mai più vivere. Adesso guardando le gare mi chiedo: potrei fare meglio di loro?”, ha raccontato l’ex tuffatore, stella dello sport britannico, in un’intervista a Il Corriere della Sera.

Aveva cominciato a tuffarsi a sette anni, è diventato in pochissimo tempo un fenomeno dello sport mondiale. Cinque Olimpiadi, cinque medaglie, quattro ori Mondiali. La prima medaglia d’oro in Italia, a Roma, alla piscina del Foro Italico. Famoso anche per le sue creazioni all’uncinetto durante le gare, da anti-stress al brand “Made With Love by Tom Daley”. Ha raccontato la sua storia nel documentario 1.6 seconds, produzione Warner Bros. Discovery, in streaming su Discovery+, in prima visione su Eurosport il 23 giugno.

Ha raccontato del bullismo, dei disturbi alimentari che lo hanno tormentato per anni. “Quando a 10 anni ti trovi dall’altra parte del mondo, per allenarti in Australia o in America, ti senti solo, soffri di insonnia, le ombre diventano malefiche. I miei non volevano un figlio campione, erano persone semplici, mio padre a un certo punto ha lasciato il lavoro da elettricista per seguirmi. Aveva capito che dovevo essere sostenuto”.

Il padre è morto a 50 anni per un tumore al cervello, nel 2017, quando il figlio aveva appena 17 anni e a Londra nel 2012 c’erano le Olimpiadi. Bronzo. Del 2013 il coming out con un video su Youtube. “Ho svelato la mia omosessualità perché volevo essere me stesso, senza preoccuparmi di niente e nessuno. Poi però è cambiato tutto, ho realizzato che dovevo assumermi questa responsabilità, difendere ciò che tutti dovrebbero avere: il diritto di essere sé stessi e liberi”. Ha avuto due figli da madri surrogate con il marito, lo sceneggiatore americano Dustin Lance Black.

13 Giugno 2025

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