Far West al Viola Park
Zaniolo e la rissa negli spogliatoi di Fiorentina-Roma: schiaffi con i calciatori della Primavera giallorossa, indaga la Figc

Nicolò Zaniolo al centro delle cronache sportive, ma ancora una volta non per fatti di campo. Il talentuoso quanto discontinuo attaccante 25enne, quest’anno in prestito prima all’Atalanta e poi alla Fiorentina, si è ritrovato protagonista di una rissa lunedì sera al termine della partita Fiorentina-Roma, semifinale del campionato Primavera giocata al Viola Park, il centro sportivo del club di Rocco Commisso.
Zaniolo, ex giallorosso, è accusato dal club della capitale di aver innescato lo scontro. In un comunicato il club di proprietà della famiglia Friedkin accusa il suo ex tesserato (alla Roma ha giocato dal 2018 al 2023) di aver avuto “un comportamento provocatorio nei confronti di alcuni atleti del vivaio giallorosso”. “Durante il confronto, sarebbero stati colpiti fisicamente due calciatori della formazione Primavera. La AS Roma condanna con fermezza ogni forma di comportamento aggressivo o non conforme ai valori dello sport”, si legge nella nota del club giallorosso.
Alla Roma risponde la Fiorentina, anche qui tramite una nota che in sostanza riporta la versione di Zaniolo: “Al termine della partita – si legge – sono sceso negli spogliatoi per complimentarmi con i ragazzi della Fiorentina e poi sono passato nello spogliatoio della Roma per salutare e complimentarmi anche con loro per la stagione, ma ad un certo punto hanno iniziato ad insultarmi. Quindi, a quel punto, per evitare che la situazione degenerasse, ho preferito andare via”.
Una vicenda già finita sul tavolo di Giuseppe Chinè, procuratore della Figc, la Federazione italiana gioco calcio che indagherà su quanto accaduto lunedì al Viola Park: la Procura sentirà prima proprio i giovani calciatori della Roma che avrebbero subito l’aggressione, quindi lo stesso Zaniolo.
Secondo la ricostruzione di Sportitalia, la tv privata che trasmetteva il match, a partita terminata Zaniolo sarebbe entrato negli spogliatoi della Roma, senza autorizzazione, per deridere i giocatori giallorossi dopo la sconfitta in campo: da lì sarebbe scaturita la rissa a suon di pugni e schiaffi. “Le urla si sentivano fino a fuori dal tunnel” il racconto dell’inviata di Sportitalia Giada Giacca.
Versione, quella arrivata tramite la Fiorentina, che Zaniolo corregge alcune ore dopo sui propri canali social. In una ‘story’ su Instagram il calciatore conferma in parte la versione dei fatti di Sportitalia, ovvero di una sua aggressione ai danni dei calciatori della Primavera della Roma.
“Voglio chiedere scusa con il cuore per quanto accaduto – si legge – So di aver reagito male e me ne assumo la responsabilità. Sono andato lì con l’unico intento di dare un segnale positivo, di stare vicino ai ragazzi in un momento difficile dopo la partita. Purtroppo, sono stato provocato verbalmente da un ragazzo e, sbagliando, ho perso la calma”. Dunque l’attaccante smentisce il suo iniziale racconto, ovvero di lui che si allontana dopo momenti di tensione negli spogliatoi.
“È un errore che mi pesa, soprattutto perché so di dover essere un esempio per i più giovani – aggiunge ancora Zaniolo – Ci tengo però a precisare che i fatti sono ben lontani da quanto ricostruito e che da parte mia, oltre ad una discussione verbale, non c’è stato alcun comportamento fisicamente aggressivo. So di aver deluso qualcuno con questo episodio, ma spero che possiate capire che non era mia intenzione mancare di rispetto a nessuno. Detto questo, rinnovo le mie scuse. Da uomo, da sportivo e da persona che ama questo ambiente, voglio solo ricostruire e guardare avanti con umiltà”, conclude Zaniolo.
Per Nicolò l’episodio di ieri è l’epilogo dell’ennesima stagione complicata: prima il prestito a Bergamo, all’Atalanta di Gasperini dove il feeling non è mai scoppiato, quindi il ritorno a casa, in quella Fiorentina dove ha trascorso tanti anni nelle giovanili. Anche in Toscana, dove è sbarcato a gennaio, il rendimento è stato ancora una volta altalenante. Per Zaniolo l’esperienza a Firenze sembra ormai terminata, poche le chance di un riscatto del prestito dal Galatasaray, il club turco che detiene il suo cartellino e che lo aveva acquistato proprio dalla Roma, dove i rapporti con club e tifoseria erano andati deteriorandosi.