Scontro fuori controllo

Proteste di Los Angeles, arrestato senatore Dem Padilla: ammanettato durante la conferenza della ‘ministra’ Kristi Noem

Esteri - di Redazione

13 Giugno 2025 alle 10:33

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Proteste di Los Angeles, arrestato senatore Dem Padilla: ammanettato durante la conferenza della ‘ministra’ Kristi Noem

Negli Stati Uniti lo scontro politico legato alle rivolte pro-migranti iniziate a Los Angeles la scorsa settimane e poi diffusesi nelle più grandi città del Paese, con migliaia di cittadini in strada per mostrare la propria contrarietà alle politiche di deportazione di migranti volute dall’amministrazione Trump, raggiunge un nuovo apice.

Nella giornata di giovedì un senatore del Partito Democratico, Alex Padilla, eletto in quella California dove sono nate le rivolte contro le deportazioni dell’ICE, la Immigration and Customs Enforcement responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell’immigrazione, è stato bloccato a terra e ammanettato da agenti dell’FBI durante una conferenza stampa a Los Angeles della segretaria alla Sicurezza nazionale Kristi Noem, colei che alla Casa Bianca si occupa anche della gestione dell’immigrazione.

La scena, ripresa in diversi video che sono circolati moltissimo sui social e siti internet Usa, mostra Padilla interrompere una risposta di Noem provando ad avvicinarsi al podio. Nulla faceva pensare a un gesto violento, anzi, eppure alla vista del senatore Democratico alcuni agenti della scorta di Noem, in borghese, l’hanno circondato e rapidamente spinto fuori dalla stanza mentre stava parlando. Qui sono poi intervenuti tre agenti dell’FBI, la polizia federale Usa, che lo hanno spinto a terra e ammanettato.

Il senatore Democratico è stato liberato poco dopo grazie all’intervento di un altro funzionario dell’amministrazione e ha detto di non essere stato detenuto. Padilla aveva immediatamente detto di essere un senatore, eppure gli agenti della scorta si sono precipitati su di lui come se fosse un teppista di strada.

Lo scontro politico d’altra parte ha raggiunto vette mai viste prime nel Paese. Donald Trump ha infatti sfruttato le proteste di Los Angeles, lontanissime dalla “insurrezione” di cui ha parlato il presidente, per inviare 4mila riservisti della Guardia Nazionale e prossimamente 700 Marines nella “città degli angeli”, minacciando di fare lo stesso anche nelle altre metropoli in cui si verificheranno episodi simili.

Gavin Newsom, governatore della California, ha detto che quello che sta succedendo nel suo Stato è una minaccia diretta alla democrazia: “La California è stata la prima, ma non finirà qui. Altri stati saranno i prossimi. E poi sarà il turno della democrazia. La democrazia è sotto attacco davanti ai nostri occhi. Il momento che temevamo è arrivato”. Per Trump invece, che lo ha detto pubblicamente nei giorni scorsi, il governatore Democratico dovrebbe essere arrestato.

di: Redazione - 13 Giugno 2025

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