La strage a Khan Yunis

Gaza, in Italia la pediatra che ha perso 9 figli in un attacco israeliano: “Era un posto perfetto per i bambini, oggi si muore di fame e di bombe”

A fine maggio il bombardamento che ha sterminato la famiglia. "Ricordo tutto, gli odori e i volti. Vorremmo solo vivere in pace, andare al mare, stare in famiglia. A Gaza non c’è più nulla"

News - di Redazione Web

11 Giugno 2025 alle 17:58

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Palestinians killed in the Israeli bombardment of the Gaza Strip are brought on a donkey cart to the hospital in Khan Younis, Gaza Strip, on Wednesday, Dec. 27, 2023. (AP Photo/Mohammed Dahman)
Palestinians killed in the Israeli bombardment of the Gaza Strip are brought on a donkey cart to the hospital in Khan Younis, Gaza Strip, on Wednesday, Dec. 27, 2023. (AP Photo/Mohammed Dahman)

Alaa al-Najjar e Adam arriveranno in Italia, atterreranno a Milano con uno dei tre voli disposti dal governo italiano dopo aver lasciato la Striscia di Gaza tramite il valico di Kerem Shalom. 17 in tutto i pazienti, 53 gli accompagnatori che prenderanno i voli. A soli 36 anni Alaa al-Najjar ha perso nove figli e il marito in un raid israeliano, Adam è l’unico figlio che gli è rimasto in vita. Sarà operato a Milano, per una grave ferita al braccio sinistro che gli ha fratturato le ossa e danneggiato i nervi.

A fine maggio un attacco aereo israeliano aveva colpito la casa della famiglia di due medici dell’ospedale Nasser di Khan Yunis. La donna, pediatra, era in servizio. Il padre, Hamdial Najjar, era appena rientrato a casa. Il figlio più grande aveva 12 anni, quello più piccolo sette mesi. “Ricordo tutto. Ogni dettaglio, ogni minuto, ogni urlo. Ricordo gli odori. Ricordo i volti. Ma quando ricordo poi mi fa troppo male, cerco di tenere la testa occupata con Adam. Se lo faccio, non penso”, ha detto la donna in un’intervista a Repubblica.

L’unico figlio sopravvissuto ha 11 anni. La madre aveva avuto 11 figli, Sidar era morta tempo prima quel fatale bombardamento per una malattia che l’ha stroncata in meno di 24 ore, aveva appena sette mesi. “In tanti mi stanno consigliando di rivolgermi a una corte, a un giudice, per avere giustizia. Io rispondo che l’ho già fatto. Ho chiesto a Dio, che è l’unico giudice del mondo, di giudicare lui i responsabili”, ha detto nell’intervista al quotidiano italiano.

“Non sono forte, tutti mi dicono che lo sono, che sono un’eroina perché vado avanti, ma io voglio avere il diritto di non essere forte. Sono una donna a cui hanno ucciso quasi tutti i figli, quando il mio unico desiderio era proteggerli. Non solo fisicamente, volevo che nessuno ferisse i loro sentimenti. Se Dio ha permesso questa tragedia, una ragione c’è, ci deve essere. Ma non so quale sia”.

Secondo l’ultimo bilancio del ministero della Sanità di Hamas, le vittime nella Striscia di Gaza per le operazioni di Israele in risposta ai massacri del 7 ottobre 2023 sarebbero più di 55mila, oltre 127mila i morti. Secondo uno studio di Lancet pubblicato a inizio gennaio le vittime erano già oltre 70mila. “Sono affranta. Mi lascio alle spalle tutto ciò che per me contava. Mio marito, i miei figli, l’ospedale in cui lavoravo, il mio lavoro, i miei pazienti. Due anni fa Gaza era un posto perfetto per far crescere i bambini. Adesso la gente muore di fame. Quando non di fame, di bombe. Vorremmo solo vivere in pace, andare al mare, stare in famiglia. A Gaza non c’è più nulla”.

11 Giugno 2025

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