Scontro tra ex partner
Trump contro Musk, dopo il “congedo” dal Doge silura il suo candidato alla guida della Nasa: ritirata la nomina di Isaacman

All’indomani del “congedo” di Elon Musk dalla Casa Bianca, con la conferenza alla Sala Ovale in compagnia di Donald Trump per l’addio del miliardario al Doge, il Dipartimento dipartimento per l’Efficienza del governo creato su misura di Musk per tagliare le spese statali, lo stesso Trump segna chiaramente le distanza dal suo ex “presidente ombra” e principale finanziatore nella campagna elettorale.
Con una decisione improvvisa, il tycoon alla vigilia dell’audizione di conferma al Senato ha deciso di silurare la nomina alla guida della Nasa, l’Agenzia spaziale statunitense, del candidato sponsorizzato da Elon Musk
A capo della Nasa non ci sarà infatti l’amico e socio in affari del Ceo di Tesla, SpaceX e X, Jared Isaacman. “Dopo un’attenta revisione dei precedenti legami, ritiro la nomina di Jared Isaacman a capo della Nasa. Annuncerò presto un nuovo candidato che sarà allineato alla missione e metterà l’America al primo posto nello spazio”, ha annunciato The Donald su Truth. Decisione che ha trovato ovviamente la contrarietà dello stesso Musk: “É raro trovare qualcuno così competente e di buon cuore”, ha replicato su X.
Ma cosa c’è dietro la scelta di Trump di non dare seguito a quella che solo poche settimane fa sembrava una nomina già certa? Al di là del rapporto sempre più conflittuale tra il presidente e Musk, a partire dalla bocciatura pubblica da parte del miliardario della legge di bilancio repubblicana che finirà per aumentare il debito pubblico Usa, nel mirino sarebbero finite anche alcune donazioni ai Dem di Isaacman.
In realtà l’ex Ceo della società di elaborazione dei pagamenti Shift4 è un profilo moderato che in passato ha versato contributi anche al Gop e allo stesso Trump. Più probabile che dietro lo stop a Isaacman ci sia proprio il legame con Musk e i possibili conflitti di interesse col patron di SpaceX, con cui ha volato per due volte nello spazio.