Il vertice del 2 giugno

Negoziati in Turchia tra Ucraina e Russia, il vertice senza l’Italia ma Mosca esclude anche l’Europa dal summit: sponda Usa alle richieste del Cremlino

Esteri - di Redazione

30 Maggio 2025 alle 15:13

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Negoziati in Turchia tra Ucraina e Russia, il vertice senza l’Italia ma Mosca esclude anche l’Europa dal summit: sponda Usa alle richieste del Cremlino

Al di là della propaganda fatta circolare da Palazzo Chigi, con le veline ben accette dai giornali vicini alla destra, il governo di Giorgia Meloni sull’Ucraina non tocca palla.

Una posizione di equilibrio, quella voluta dalla premier sempre in bilico tra Trump e l’Europa dei “Volenterosi”, che ha di fatto spinto l’Italia fuori dalle stanza che contano.

Ultima testimonianza arriva oggi dai preparativi per l’atteso vertice che il Cremlino ha proposto per lunedì 2 giugno a Istanbul, in Turchia, e che ad oggi l’Ucraina non ha ancora ufficialmente accettato. Nel Paese guidato da Erdogan, come rivelato dall’inviato Usa Keith Kellog, oltre ai due attori del conflitto ci saranno rappresentati americani e anche di Gran Bretagna, Germania e Francia: ma accanto ai consiglieri per la sicurezza nazionale di Londra, Berlino e Parigi non ci sarà un rappresentate italiano.

“Quando saremo a Istanbul la settimana prossima ci siederemo e discuteremo”, ha spiegato Kellogg in un’intervista alla Abc, sottolineando che verrà fatto un tentativo di trovare un compromesso tra i memorandum presentati da Ucraina e Russia, che ha annunciato la partenza oggi della sua delegazione.

Nel corso dell’intervista Kellog ha rivelato che gli Stati Uniti sono disposti a garantire che Kiev resti fuori dalla Nato come chiesto dalla Russia e che l’Alleanza Atlantica non si espanderà ulteriormente a Est, una “preoccupazione perfettamente legittima” da parte di Mosca, l’ha definita l’inviato di Trump.

Anche questa volta, come nel precedente vertice turco, è esclusa la presenza di Vladimir Putin al tavolo. Il leader del Cremlino è negoziare “al massimo livello” con l’Ucraina ma solo se i negoziati diretti tra le delegazioni di Mosca e Kiev previsti a Istanbul il 2 giugno produrranno “risultati”, ha spiegato in una conferenza stampa il suo portavoce Dmitry Peskov.

Cremlino che però smentisce anche il “formato” dei colloqui proposto da Kellog, escludendo che Paesi terzi partecipino ai negoziati. Secondo Mosca i rappresentanti di Usa, Gran Bretagna, Germania e Francia di cui ha parlato l’inviato americano potrebbero essere presenti solo per consultazioni tra loro. Non vi sarà “una mediazione della Turchia né di nessun altro”, ha spiegato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, citata dall’agenzia Ria Novosti.

di: Redazione - 30 Maggio 2025

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