Il terremoto americano

Trump chiude l’università di Harvard agli stranieri: è il ritorno dell’America al maccartismo

La grande ondata populista che attraversa l’Occidente e che ha portato al potere Donald Trump non è facile da fermare. E può portare a conseguenze irreversibili.

Esteri - di Piero Sansonetti

24 Maggio 2025 alle 11:00

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AP Photo/Evan Vucci – Associated Press/LaPresse
AP Photo/Evan Vucci – Associated Press/LaPresse

La decisione di Donald Trump di proibire l’accesso alla prestigiosissima università di Harvard agli studenti stranieri è gravissima e senza precedenti. Forse ancora più grave della decisione di ieri – che ha fatto impazzire i mercati – di far scattare da giugno dazi al 50 per cento su tutti i prodotti che vengono dall’Europa. La scelta sui dazi è una scelta di politica economica, in contrasto anche con il liberismo dei conservatori. La decisione di cacciare gli studenti stranieri invece è un colpo deliberato alla civiltà pluralista e all’autonomia della cultura. Può cambiare la storia dell’America.

Il parallelo col maccartismo balza agli occhi. Sia nello stile che nella durezza reazionaria, Donald Trump assomiglia molto al senatore Joseph McCarthy che all’inizio degli anni Cinquanta riuscì, senza essere presidente, a deviare il corso democratico e liberale degli Stati Uniti spingendoli verso la illiberalità e l’autoritarismo. A volte si contesta chi dice che in America, con Trump, c’è il rischio di fascismo. Giusto, la parola esatta non è fascismo: è maccartismo. Tenendo conto però che una persona mite, intelligente e autorevole come Eleanor Roosevelt definì esattamente così il maccartismo: “È stata la più violenta ondata di fascismo che questo paese abbia mai avuto”.

McCarthy era un esponente della destra repubblicana che denunciò le infiltrazioni comuniste al dipartimento di Stato e ottenne la possibilità di presiedere una speciale commissione di inchiesta che mise sotto processo migliaia e migliaia di intellettuali, spezzando loro la carriera o anche incarcerandoli. Per fare qualche nome delle vittime, Marlon Brando, Paul Newman, Kubrick, Charlie Chaplin. Una vera e propria caccia alle streghe che fu interrotta nel 1954 da una mozione di sfiducia del Senato che tolse i poteri a McCarthy e impedì la rovina della democrazia americana. La cosa curiosa è che il maccartismo iniziò sotto la presidenza del democratico Truman e fu stroncato con l’avvento al potere del saggio repubblicano Ike Eisenhower.

Il maccartismo però fu un fenomeno politico che andò oltre la figura del suo inventore. Fu una vera e propria corrente politica e ideale, forte, che, nel divampare della guerra fredda, immaginò un futuro del liberismo fuori dalle regole della democrazia e dello Stato di diritto. L’America vacillò in quegli anni. Si prese del tempo. E dobbiamo al carisma prima di Eisenhower e poi di Kennedy se l’ipotesi del liberismo autoritario è stata evitata. Sta tornando il rischio? Si direbbe di si. La grande ondata populista che attraversa l’Occidente e che ha portato al potere Donald Trump non è facile da fermare. E può portare a conseguenze irreversibili.

24 Maggio 2025

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