Le indagini
Karim Khan indagato per violenza sessuale si congeda dalla CPI
La decisione temporanea del Procuratore capo della Corte Penale Internazionale
Esteri - di Redazione Web

Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto un congedo fino a quando non sarà finita l’indagine interna a suo carico per accuse di violenza sessuale. Lo ha confermato all’Agi il portavoce della Cpi. Il procuratore “ha comunicato via mail” al cancelliere della Corte “la sua decisione di assentarsi fino al termine del procedimento“, ha spiegato il portavoce Fadi el Abdallah.
Chi è Karim Khan, il procuratore capo della Corte Penale Internazionale
“Secondo il messaggio del procuratore, durante la sua assenza la gestione dell’Ufficio del procuratore sarà affidata ai procuratori aggiunti“, ha precisato. Khan, 55, è stato accusato alla fine dello scorso anno da un’ex assistente di averla costretta a subire rapporti sessuali. La donna ha raccontato di avere subito pressioni dal procuratore affinché ritirasse le accuse.
I mandati di arresto per Netanyahu, Gallant e i leader di Hamas
Il procuratore, dal canto suo, ha negato di avere stuprato la sua collega e parlato di una campagna di disinformazione contro di lui. Lo scandalo è scoppiato proprio quando Khan è finito nel mirino di Israele per le richieste di arresto, alla fine di novembre del 2024, del premier Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, oltre che dei tre massimi responsabili di Hamas all’epoca, tutti morti in raid dell’Idf.