Il "pragmatico" Usa
Chi è Francis Robert Prevost, il cardinale americano ex missionario in Perù che sale tra i “papabili”

Potrebbe essere il nome nuovo del Conclave, un candidato apprezzato dai cardinali di ambo gli schieramenti, quelli più “progressisti” e “bergogliani” e l’ala più conservatrice della Chiesa.
È Francis Robert Prevost l’ultima novità nel toto-Papa, mentre si apre in Vaticano, nella Cappella Sistina, la seconda giornata di Conclave.
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Se il più pababile resta il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano nel pontificato di Jorge Mario Bergoglio, nel collegio cardinalizio più affollato e più internazionale della storia, 133 cardinali provenienti da 70 paesi diversi, si fa strada una seconda candidatura di rilievo ma soprattutto di mediazione.
Statunitense, nato 69 anni fa a Chicago da una famiglia di origini italiana, francese e spagnola, Robert Francis Prevost è stato nominato a sorpresa da papa Francesco, nel 2023, prefetto del dicastero dei vescovi, l’ufficio vaticano che seleziona i vescovi mondiali.
Agostiniano, ha trascorso 20 anni in Sudamerica, in Perù, prima come missionario e poi da vescovo su nomina di Papa Francesco. Anche se pare complicato che il Conclave scelga come Papa un cardinale proveniente dagli Stati Uniti, dove è molto forte la componente conservatrice della Chiesa contraria alle “aperture” del pontificato di Francesco, Prevost è riconosciuto come un sacerdote pragmatico e con importanti capacità di mediazione. Qualità queste che potrebbero essere decisive per mettere d’accordo le varie anime del Conclave e risolvere così in tempi brevi il voto di un collegio cardinalizio mai così ampio.
Quanto alle “quote”, per i bookmaker internazionali al momento nel Conclave sarebbe ancora in corso un testa a testa tra Luis Antonio Tagle e Pietro Parolin. Questa volta, però, è avanti il cardinale filippino offerto a 3 dai betting analyst di William Hill contro il 3,50 del segretario di Stato vaticano. Resiste a 6 la “coppia” italiana formata da Matteo Zuppi e Pierbattista Pizzaballa, mentre sale da 5 a 9 il ghanese Peter Turkson. Il balzo in quota più considerevole è quello di Jean-Marc Aveline, “protetto” di Bergoglio: il francese nuovo Pontefice si gioca ora a 18, in netto calo rispetto al 33 di sei giorni fa. Prevost è in ascesa ma ancora lontano, a quota 50.