Verso la fumata bianca

Il Conclave dal 7 maggio, la data per eleggere il successore di Papa Francesco: la scelta delle Congregazioni dei cardinali

News - di Redazione

28 Aprile 2025 alle 13:10

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Il Conclave dal 7 maggio, la data per eleggere il successore di Papa Francesco: la scelta delle Congregazioni dei cardinali

Il conclave che si riunirà per eleggere il successore di Papa Francesco inizierà mercoledì 7 maggio. La notizia è stata anticipata dall’agenzia Reuters e poi confermata dalla Sala Stampa del Vaticano: la decisione è stata presa dalle congregazioni generali dei cardinali al termine della riunione convocata lunedì 28 aprile.

Gli elettori sono 135, al di sotto degli 80 anni; i non elettori sono 114. Possono partecipare alle riunioni preparatorie, ma non entreranno nella Cappella Sistina per il conclave. Quanto alla distribuzione geografica, gli europei sono la maggioranza: 53, contro 16 nordamericani, 4 dall’America centrale, 17 sudamericani, 18 africani, 23 asiatici, 4 dall’Oceania. Gli italiani sono 17, maggioranza relativa all’interno del gruppo cardinalizio di elettori.

Tra i 135 cardinali che avranno diritto di voto quelli nominati da Papa Francesco saranno ben 108: tante infatti sono state le nomine durante i 12 anni di papato di Bergoglio.

Nei suoi 12 anni di papato Francesco ha nominato cardinali del cosiddetto Sud Globale, che è d’altronde la sua area di provenienza: si spiegano così le nomine di vescovi provenienti da Brasile, Algeria, Iran o Costa d’Avorio, o al contrario l’esclusione eccellente di arcidiocesi un tempo impossibili da “ignorare” come quelle di Milano, Venezia o Los Angeles.

Nel 2005 il Conclave che elesse Benedetto XVI, al voto parteciparono 115 cardinali, ben 113 di questi erano stati nominati nel lungo papato di Giovanni Paolo II e solo due da Paolo VI, in carica fra il 1963 e il 1978: anche per una mera questione numerica dunque il teologo tedesco Joseph Ratzinger fu eletto Pontefice, sulla scia del conservatorismo del suo predecessore Karol Wojtyla.

Ovviamente non si tratta di un automatismo ma allo stato esiste una buona possibilità che dal conclave che si riunirà il 7 maggio uscirà un Pontefice dalla fazione più “progressista” della Chiesa, quella di Francesco a difesa degli ultimi.

Il conclave più breve mai registrato durò poche ore (circa 10) e si tenne nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 1503. Dopo la morte di Pio III, i cardinali si riunirono e in tempi record elessero Giulio II, nato Giuliano della Rovere (1443-1513). Il conclave più lungo della storia durò invece 2 anni e 9 mesi (1.006 giorni), dal 29 novembre 1268 al 1º settembre 1271, e portò all’elezione di Papa Gregorio X.  I due precedenti conclavi, tenutisi nel 2005 e nel 2013, sono durati solo due giorni.

Il conclave deve iniziare tra i 15 e i 20 giorni dopo la morte del papa: dato che Papa Francesco è morto il 21 aprile, la data di inizio doveva essere fra il 6 e il 10 maggio. Durante il conclave sono tradizionalmente previste quattro votazioni al giorno: due la mattina e due al pomeriggio. Per eleggere il nuovo pontefice serve una maggioranza dei due terzi dei votanti: se il quorum non viene raggiunto si procede subito a una seconda votazione, altrimenti l’elezione è ritenuta valida. Eletto il Papa, schede e documenti usati per il voto vengono bruciati nella stufa montata nella Cappella Sistina insieme a una sostanza che produce una fumata bianca, in caso contrario la fumata è nera.

I bookmaker internazionali stimano tra 5 e 8 fumate per arrivare a quella bianca che svelerà il nome del nuovo Papa. Difficile che ne occorrano meno di 5: 3 o 4 tentativi sono proposti a 4,50 volte la posta, mentre 1 o 2 fumate nere sono date a 21. Un Conclave da oltre 11 fumate prima di quella decisiva è pagato a 11. Quanto ai ‘papabili’, Pietro Parolin resta il favorito dei bookmaker come successore di Jorge Bergoglio.

di: Redazione - 28 Aprile 2025

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