Cosa sono le Congregazioni dei Cardinali: le riunioni che decideranno su Conclave, candidati, alleanze e correnti

Spetterà agli stessi cardinali decidere quando riunirsi nel Conclave, l’assemblea di cardinali che eleggerà il prossimo Papa. Dopo i funerali di Papa Francesco e l’inizio delle novendiali, secondo i pronostici il Conclave potrebbe riunirsi tra il 5 e il 10 maggio. Senza alcun profilo nettamente favorito, senza alcun nome che spicca sugli altri. I cardinali sono i funzionari più rilevanti e alti in grado nella gerarchia della Chiesa cattolica, vengono eletti direttamente dal Papa. E a decidere la data saranno loro stessi, nelle cosiddette Congregazioni dei cardinali.

I cardinali si riuniranno nel Conclave per eleggere il successore al soglio pontificio. Lo faranno entro l’11 maggio, al massimo 20 giorni dopo la morte di Jorge Mario Bergoglio anche se esiste una legge che permette di cominciare prima se tutti gli elettori sono a Roma prima della data. Lo faranno in una Cappella Sistina chiusa all’esterno in un rito segretissimo e inaccessibile. Sono 135 quelli che hanno meno di 80, ovvero quelli che possono votare. In tutto sono 252. Per la prima volta saranno in maggioranza provenienti da Paesi che non fanno parte dell’Europa.

Per ora i cardinali si riuniscono ogni giorno nelle congregazioni, assemblee cui possono prendere parte tutti i 252 cardinali, in cui si discutono e si prendono decisioni sulle prossime tappe dell’elezione e durante le quali si tessono alleanze o si coltivano rapporti tra i gruppi. Sono momenti di confronto, di dialogo e di strategia all’interno e tra le correnti. Le congregazioni si occupano anche della gestione dell’ordinaria amministrazione della Chiesa nel momento di “sede vacante”.

Le correnti interne alla Chiesa concorrono e si sfidano per eleggere i loro rappresentanti. 108 degli attuali cardinali sono stati nominati da Papa Francesco, molti non si conoscono e proprio tra congregazioni e Conclave si incontreranno la prima volta. Il Papa viene eletto con una maggioranza di due terzi dei votanti. Potrebbe anche essere un laico, ma negli ultimi secoli è sempre stato nominato uno dei cardinali che ha preso parte al Conclave.