L'inchiesta
Violenze sui ragazzini dell’oratorio, arrestato ex parroco nel Bresciano: don Ciro si era dimesso a gennaio

Le accuse sono gravissime, ovvero essere responsabile di ripetute violenze aggravate commesse ai danni di minori in un lungo arco temporale: dal 2011 al 2013 e poi dieci anni dopo, nel 2024.
Il presunto autore di queste condotte violente sarebbe don Ciro Panigara, che a inizio anno aveva dato le dimissioni da parroco di San Paolo, su richiesta della diocesi, dopo che un ragazzino aveva raccontato ad una educatrice di aver subìto le “attenzioni particolari” dal sacerdote.
Il parroco bresciano è stato raggiunto questa mattina da una ordinanza di custodia cautelare ed è ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle vittime, che gli erano stati affidati per le attività parrocchiali.
Don Ciro, 48 anni, è stato curato a Adro, in Franciacorta, e parroco in due Comuni della provincia bresciana nell’ultimo decennio.
Il caso, come spiega il Corriere di Brescia, era scoppiato a inizio 2025 quando durante la messa del 5 gennaio era stata letta ai fedeli della parrocchia di San Paolo, piccolo comune della Bassa bresciana, la lettera firmata dal vescovo Pierantonio Tremolada con annunciava l’addio del prete del paese, don Ciro Panigara, da poco insediatosi: “Sono purtroppo emerse situazioni e criticità che consigliano di interrompere immediatamente la sua esperienza nelle vostre comunità parrocchiali”, era il messaggio.
“Situazioni e criticità” che, come rivelato dalle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Verolanuova, sarebbero stati i comportamenti violenti del sacerdote nei confronti dei ragazzini a lui affidati per le attività parrocchiali.
“Al suo arrivo è stato accolto calorosamente, non ci saremmo mai aspettati un epilogo simile. In questi giorni si dice tutto e il contrario di tutto, non si sa a cosa credere. Certo è che se quello che si racconta fosse vero sarebbe uno choc”, erano state le testimonianze da San Paolo dopo le dimissioni dell’ex parroco del piccolo comune di 4mila anime.
Da quell’unico episodio che si sarebbe verificato a San Paolo, denunciato dal ragazzino all’educatrice, i carabinieri hanno indagato per ricostruire il passato del religioso: secondo Repubblica, che cita fonti investigative, i militari presentandosi nelle comunità dove don Ciro aveva prestato sacerdozio avrebbero scoperto diverse decine di episodi analoghi.Le persone offese non sarebbero più di sei: tutti maschi che all’epoca dei fatti frequentavano la scuola media