Pronta la nuova offensiva
Gaza, l’esercito israeliano ordina l’evacuazione di Rafah: Netanyahu ignora la Corte Suprema e nomina il nuovo capo dello Shin Bet

Sabato ha riportato le sue truppe di terra all’interno della Striscia di Gaza, ora l’esercito israeliano è pronto ad assediare nuovamente la città di Rafah, al confine sud con l’Egitto. L’IDF, le forze di difesa israeliane, hanno diramato questa mattina un avviso immediato ai residenti di Gaza che si trovano nelle aree di Rafah e nei quartieri circostanti, affermando che “l’IDF sta tornando a combattere con grande forza per eliminare le capacità delle organizzazioni terroristiche in queste aree” e invitando i residenti a evacuare verso il nord della Striscia.
Su X il portavoce in lingua araba dell’IDF, il colonnello Avichay Adraee, ha anche pubblicato una mappa della zona che verrà evacuata, invitando gli abitanti di Gaza a spostarsi nella zona di al-Mawasi, sulla costa meridionale della Striscia.
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#عاجل ‼️ إلى جميع سكان قطاع غزة المتواجدين في مناطق رفح، بلديات النصر والشوكة والمناطق الاقليمية الشرقية والغربية وأحياء السلام، المنارة وقيزان النجار
⭕️يعود جيش الدفاع الإسرائيلي للقتال بقوة شديدة للقضاء على قدرات المنظمات الإرهابية في هذه المناطق.
⭕️من أجل سلامتكم عليكم… pic.twitter.com/Ps1JvDoJRY
— افيخاي ادرعي (@AvichayAdraee) March 31, 2025
È l’ennesimo sviluppo drammatico della guerra, che lo scorso 18 marzo ha avuto una svolta con la scelta del governo Netanyahu di rompere il cessate il fuoco, tornando a bombardare pesantemente la Striscia dopo che Hamas aveva rifiutato di cedere al piano Witkoff proposto dall’amministrazione Trump, che a differenza della “fase due” del cessate il fuoco non avrebbe garantito al gruppo radicale islamico il ritiro completo delle truppe israeliane da Gaza.
Da Israele intanto Benjamin Netanyahu continua a sfidare gli altri poteri dello Stato: il primo ministro ha scelto l’ex comandante della Marina, Eli Sharvit, come prossimo direttore del servizio di sicurezza interna israeliano, lo Shin Bet. Una nomina che arriva dopo il licenziamento di Ronen Bar, cacciato per i dissidi col governo: un licenziamento che però è attualmente sospeso per l’intervento della Corte Suprema, che l’8 aprile prossimo deciderà sui ricorsi presentati contro il governo.
I problemi per Netanyahu non si fermano qui. I suoi due principali collaboratori, Yonatan Urich ed Eli Feldstein, sono stati arrestati nell’ambito dell’inchiesta Qatargate, condotta dall’unità nazionale reati Lahav 433 della polizia e dallo Shin Bet, dove non a caso è stato cacciato l’ex direttore considerato “ostile” al governo.
L’indagine è stata avviata in seguito alle rivelazioni secondo cui l’ex portavoce di Netanyahu, Eli Feldstein, accusato di aver danneggiato la sicurezza nazionale in un caso riguardante il furto e la fuga di notizie di documenti classificati delle Idf, lavorava per il Qatar tramite una società internazionale incaricata da Doha di fornire ai giornalisti israeliani storie pro-Qatar, tra i principali finanziatori di Hamas, mentre era impiegato presso l’Ufficio del primo ministro.