Israele ammette di aver sparato contro ambulanze a Gaza: nove soccorritori della Mezzaluna rossa scomparsi a Rafah

Costretti ad ammettere, quantomeno a metà. L’IDF, le forze di difesa israeliane, hanno ammesso di aver sparato contro diverse ambulanze a Rafah domenica 23 marzo.

L’esercito israeliano, citato dall’Afp, aveva dichiarato di aver aperto il fuoco “contro i veicoli di Hamas ed eliminato diversi terroristi di Hamas”. Pochi minuti dopo, sempre secondo la ricostruzione dei fatti dell’IDF, altri veicoli sarebbero avanzati “in modo sospetto verso le truppe” che “hanno risposto sparando verso i veicoli sospetti, eliminando un certo numero di terroristi di Hamas e della Jihad islamica”.

Invece, come ammettono oggi le forze di difesa israeliana “dopo un’indagine”, è stato accertato che “alcuni dei veicoli sospetti erano ambulanze e camion dei pompieri”. Pur ammettendo di aver colpito veicoli umanitari e di soccorso, come già capitato in altre occasioni da Tel Aviv si condanna ovviamente l’operato palestinese, evidenziano “l’uso ripetuto” da parte di “organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza di mezzi di soccorso per scopi terroristici”.

Ma su quanto accaduto domenica scorsa a Rafah, la città di Gaza al confine con l’Egitto, resta ancora un alone di mistero. Lunedì, ventiquattro ore dopo l’attacco israeliano, l’agenzia di difesa civile di Gaza aveva dichiarato di non aver ricevuto più notizie da una squadra di soccorritori nel quartiere di Tal al-Sultan, a Rafah.

Da allora all’appello mancano nove uomini della Mezzaluna rossa palestinese, che secondo l’organizzazione sono stati “assediati e presi di mira dalle forze di occupazione a Rafah”. Mezzaluna rossa che ha denunciato come oggi le forze di occupazione israeliana “hanno rifiutato di consentire alla squadra di soccorso di entrare nella zona di Tal al-Sultan per cercare gli equipaggi dispersi”.

In giornata si sono susseguite le notizie sul presunto ritrovamento di un corpo fatto a pezzi di un appartenente alla Mezzaluna rossa dall’attacco israeliano, ma è stata la stessa organizzazione a smentire la voce: “Neghiamo le notizie circolanti riguardanti il ritrovamento dei corpi dei membri dell’equipaggio dell’ambulanza dispersi dopo essere stati presi di mira dalle forze di occupazione a Rafah”.