Alta tensione
Perché Netanyahu ha fatto fuori Ronen Bar, il capo dello Shin Bet: lo scontro interno a Israele
Gli alleati di estrema destra al governo avevano chiesto da tempo di rimuovere il direttore. L'agenzia indagava sulle responsabilità del governo negli attacchi del 7 ottobre e su presunta corruzione con Qatar
Esteri - di Redazione Web

Fuori un altro. Dopo mesi di tensioni, il governo israeliano ha rimosso dal suo incarico di direttore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno, Ronen Bar. Il successore sarà nominato entro il prossimo 10 aprile, fino a quel momento Bar continuerà a ricoprire l’incarico che sarebbe dovuto arrivare alla scadenza l’anno prossimo. A pesare sulla situazione i massacri di Hamas del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele che hanno scatenato la risposta dello Stato Ebraico che ha praticamente raso al suolo la Striscia di Gaza. Lo Shin Bet ha indagato negli ultimi due anni sulle responsabilità del governo. Gli attacchi sono ripresi nei giorni scorsi dopo quasi due mesi di tregua.
La proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu è stata approvata all’unanimità. Bar è diventato il primo direttore dello Shin Bet a essere licenziato nei 77 anni di storia dello Stato. Non si è presentato alla riunione di gabinetto in cui si è deciso per la rimozione, ha inviato una lettera ai ministri successivamente resa pubblica. Ha parlato di motivazioni basate su “interessi personali” dello stesso Netanyahu. Ha parlato anche delle indagini su alcuni collaboratori del premier, accusati di aver ottenuto guadagni personali da affari con il Qatar.
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La decisione di Netanyahu è stata condivisa con gli alleati di estrema destra del governo, che negli ultimi anni avevano chiesto più volte di rimuovere Bar dall’incarico. Il conflitto all’interno del governo si protraeva da tempo. I rapporti tra il premier e il numero uno del servizio erano tesi. “La richiesta del primo ministro di lealtà personale, il cui scopo contraddice l’interesse pubblico, è un’aspettativa fondamentalmente sbagliata, che si pone in diretta opposizione al mandato dello Shin Bet”. L’agenzia è una delle tre che si occupa di intelligence con il Mossad e i servizi segreti militari. Si occupa di prevenire e sventare azioni di terrorismo, spionaggio e tradimento e di salvaguardare le istituzioni democratiche.
La mossa di Netanyahu ha visto però uno stop imprevisto. L’Alta Corte di Giustizia israeliana ha congelato il licenziamento del capo dello Shin Bet finchè non avrà esaminato le petizioni presentate contro il licenziamento, come riportano i media israeliani. L’Alta Corte ha spiegato che esaminerà le petizioni entro e non oltre l’8 aprile.
Bar era entrato in carica nell’ottobre del 2021, quando al governo c’era il premier Yair Lapid. Il report finale dell’agenzia sugli attacchi del 7 ottobre 2023 aveva indicato gravi responsabilità del governo, che secondo le ricostruzioni avrebbe sottostimato gli avvertimenti dell’esercito poche ore prima dei massacri di Hamas. Il governo Netanyahu ha sempre provato a imputare all’esercito e all’agenzia il fallimento nella prevenzione e difesa da quella mattanza. Bar era stato anche fatto fuori dalla squadra di negoziatori per le trattative di tregua con Hamas.
Netanyahu ha già rimosso il ministro della Difesa Yoav Gallant. Le opposizioni all’esecutivo hanno definito la rimozione come un altro passo verso l’autoritarismo. Hanno annunciato nei giorni scorsi un ricorso alla Corte Suprema. Anche parte consistente dell’opinione pubblica ha criticato la decisione. Critica alle politiche di Netanyahu, la procuratrice generale dello Stato Gali Baharav-Miara è una delle poche figure di spicco nelle istituzioni ancora al suo posto. Non è chiaro chi potrebbe essere il successore di Bar.