Le rilevazioni Ipsos
Il sondaggio Ipsos campanello d’allarme per Meloni: FdI, governo e premier ai minimi, ma l’opposizione è ferma

A via della Scrofa, sede nazionale di Fratelli d’Italia, sabato mattina sarà suonato qualche allarme. Perché secondo l’ultimo sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera, il gradimento nei confronti del partito, del governo e della premier Giorgia Meloni sono al punto più basso nelle rilevazioni effettuate da Nando Pagnoncelli.
Nelle intenzioni di voto infatti Fratelli d’Italia è in calo al 26,6%, “il punto più basso sino ad ora registrato nei nostri sondaggi”, sottolinea Pagnoncelli.
Non va meglio per l’esecutivo. La compagine di governo capitanata da “Io sono Giorgia” vede in calo la sua valutazione da parte degli italiani, con un incidente di gradimento (la percentuale di valutazioni positive su chi si esprime, esclusi i non sa) calata a quota 40, un solo punto sotto febbraio ma il livello più basso registrato dall’insediamento di Meloni a Palazzo Chigi. E a proposito della premier, per lei l’indice di gradimento non registra movimenti: stimata al 41, conferma il il calo dello scorso mese ma si colloca anch’essa al livello minimo registrato dal 2022 ad oggi.
Problemi figli anche delle divisioni evidenti all’interno della maggioranza di governo, in particolare sui temi di politica estera: dal supporto all’Ucraina alle relazioni da tenere con l’amministrazione Trump negli Stati Uniti o con l’Unione Europea, fino alla questione del riarmo europeo.
Spaccatura che per Ipsos al momento premia la Lega di Matteo Salvini, col suo posizionamento turbo-trumpiano e contro l’Europa di von der Leyen: il Carroccio è stimato al 9% (+ 0,9%) tornando così a sorpassare Forza Italia, accreditata dell’8,4% e in lieve calo.
Le posizioni sul piano internazionale dei partiti si fanno sentire anche nel campo dell’opposizione. Il Partito Democratico di Elly Schlein, diviso tra una componente “riformista” e l’ala più fedele alla segretaria, perde colpi: i Dem sono stimati al 21,5%, con una perdita di poco più di un punto nell’ultimo mese. A guadare da questa posizione è il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte che, su Ucraina e riarmo, ha una posizione chiarissima: i pentastellati crescono dello 0,6% e si portano al 13,8 per cento.
Quanto ai leader, continua il calo di Antonio Tajani che scender al 29, livello minimo registrato da quando è diventato segretario di Forza Italia. Un dato non così lontano da quello di Giuseppe Conte, al 27, ancora davanti a Elly Schlein ferma al 25, uno dei livelli più bassi registrati dalla vittoria delle primarie quando raggiunse il 34. In piccola crescita invece Matteo Salvini, oggi al 24.