Il triste annuncio
Detenuto 28enne si è tolto la vita in carcere a Trieste, prima ha cercato di impiccarsi e poi è morto in ospedale: è il 22esimo suicidio del 2025
A comunicarlo l'avvocato Gianpaolo Catanzariti: continua senza sosta e nell'indifferenza generale la mattanza-strage di Stato
Cronaca - di Redazione Web

Ancora un detenuto che si è tolto la vita in carcere, come scritto e pubblicato su Facebook dall’avvocato Giampaolo Catanzariti: “Sono 22 i morti “In carcere e di carcere” dall’inizio dell’anno Siamo al 22esimo suicidio in carcere dall’inizio del 2025. Stavolta a Trieste. Me lo comunica, con enorme sofferenza, un attivissimo e sensibilissimo collega, suo difensore, Enrico Miscia. È morto in ospedale proprio stamane. Un egiziano di 28 anni, senza fissa dimora. Era in carcere, in custodia cautelare, per avere ‘rubato’ uno zainetto in un bar.
Suicidio in carcere a Trieste
Pare sia stato messo nei giorni scorsi in isolamento perché vittima di aggressione. Giovedì ha tentato, impiccandosi, di recuperare la definitiva libertà da questo mondo disumano. Portato in ospedale, stamane è riuscito a porre fine alla sua misera esistenza terrena. Era ristretto a Trieste, un carcere, ad oggi, con un tasso di affollamento pari al 169%. Uno dei tanti. Per i nostri parlamentari, il carcere va bene così e così per tutti gli italiani, abbindolati dai soliti mestatori di professione (tra questi anche qualche magistrato telegenico) pronti a giurare che in carcere ci sono troppe celle aperte…ci vuole maggiore isolamento.
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28enne egiziano senza fissa dimora ha cercato di impiccarsi in cella e poi è morto in ospedale
Pronti a giurare che in in carcere c’è ancora spazio per i delinquenti (accertati o no, che importa). E mentre con la solita strumentalizzazione ci laceriamo, da giorni, sul manifesto di Ventotene, dalle nostre prigioni sale un puzzo di morte insopportabile e opprimente, che offende e getta enorme discredito sulla nostra democrazia, sulle nostre istituzioni, politiche e non, su tutti noi che preferiamo tacere e volgere lo sguardo altrove“.