Appuntamento fino al 6 luglio 2025
‘Pino Daniele Spiritual’, il Pino Daniele uomo e musicista: la mostra al Palazzo Reale di Napoli
Una bellissima esposizione ricca di foto e oggetti che raccontano Pino Daniele a 360 gradi. Molti aspetti della sua vita, anche inediti, sia artistici e personali. Dagli inizi fino al successo mondiale. Il tutto allestito e presentato in modo suggestivo
Cultura - di Andrea Aversa

Emozionante per chi ama la musica, commovente e imperdibile per chi ama Pino Daniele. Stiamo parlando di ‘Pino Daniele Spiritual‘ la mostra che aprirà al pubblico domani a Napoli in due spazi del Palazzo Reale. Si tratta di un modo per scoprire un Pino Daniele ‘inedito’, grazie all’esposizione di tanto materiale interessante e indispensabile, anche per approfondire una momento storico, lungo 40 anni, fondamentale per la storia della musica. Vita e opere di Pino Daniele raccontate attraverso, “un ricco mosaico di contenuti audiovisivi pubblici e privati, materiali d’autore e amatoriali, documenti inediti, oggetti personali e strumenti“. Presente all’inaugurazione dedicata alla stampa anche il figlio del cantautore e musicista, Alessandro Daniele.
‘Pino Daniele Spiritual’: la mostra dedicata al grande cantautore e musicista al Palazzo Reale di Napoli
La mostra racconta il percorso creativo di Pino Daniele e ciò che lo ha spinto a diventare l’artista che è stato. E lo fa in due parti: la prima dal titolo ‘Terra mia‘ (presso la Sala Plebiscito) ripercorrendo la storia di Pino Daniele dal 1955 al 1977, anno di pubblicazione del suo primo album, impreziosita dalle ricostruzioni scenografiche della sala prove e di un tipico live club notturno di Napoli degli anni ’70, luoghi che contestualizzano gli esordi del musicista; la seconda dal titolo ‘Le radici e le ali‘ (presso la Sala Belvedere) che invece narra in maniera intima e completa la sua vita e la sua carriera dal 1977 al 2014 attraverso un percorso cronologico che intreccia la sua evoluzione musicale e personale con un focus sugli incontri, sulle collaborazioni e sulle produzioni musicali.
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Pino Daniele: l’uomo e l’artista nonostante i problemi di salute
Tutto ciò è narrato attraverso fotografie, inedite e amatoriali della sua vita privata, abiti di scena e strumenti (in particolare le sue amate chitarre). Presente anche una sala immersiva dove poter ascoltare la sua musica live. C’è anche uno spazio per sentire la registrazione inedita delle prove dei Batracomiomachia (audio originale del 1974), unica incisione esistente catturata durante una session del gruppo. Il merito della mostra è quello di raccontare il Pino Daniele uomo e il Pino Daniele musicista. Il chitarrista e il papà. Colui che dai vicoli del centro storico di Napoli è riuscito a diventare uno dei musicisti più importanti e influenti di sempre. Nonostante i problemi di cuore e quelli alla vista, Pino Daniele non ha mai perso la voglia di suonare e di salire su un palco.
Il rapporto con Napoli e la sola voglia di suonare: l’amore per il palco
La vita di Pino Daniele e la sua musica sono state caratterizzate dalla sua città: Napoli. Non a caso ‘Napule è‘ è diventato un classico, un inno al pari di quei capolavori che fanno parte della tradizione musicale partenopea. Pino Daniele ha saputo trasportare tutto il disagio giovanile degli anni ’60 e ’70, tutta l’emarginazione vissuta da un ragazzo proveniente da una famiglia povera del Sud, nella musica. E lo ha fatto con le influenze musicali a lui più affini (e che ha iniziato ad amare fin da ragazzino): quelle della musica nera, ovvero quelle del blues e del jazz. E infine, l’odio-amore per la sua città, la sua casa e quella di un popolo che doveva alzare la voce ma che non riusciva a farlo. Pino Daniele lo ha fatto, con la chitarra e attraverso parole meravigliose, poetiche. Lui non sopportava l’invadenza, tipica di molti napoletani, perché era il Pino Daniele musicista, ma voleva essere anche il Pino Daniele uomo e padre, cioè una persona libera di condurre una vita normale.
La continua voglia di studiare, scoprire e sperimentare: le tantissime collaborazioni artistiche
Nonostante ciò, Pino Daniele aveva capito che un vero artista ha bisogno di stare tra la gente e non di isolarsi, altrimenti non avrebbe storie da raccontare. Pino Daniele si è sempre evoluto, allargando i suoi orizzonti artistici. Non solo il blues, il rock e il jazz uniti alla melodia italiana e alla tradizione napoletana. Ma anche la word music, le melodie arabe ed africane, lo studio dei madrigali, la musica classica. Pino Daniele ha sempre sperimentato, è sempre andato alla ricerca di nuovi spartiti da eseguire. Lui lo diceva, la musica ha radici ma è anche un linguaggio universale. Forse proprio questa sua capacità gli ha permesso di avvicinarsi ad altri artisti. In Italia e nel mondo è difficile trovare un altro musicista con così tante collaborazioni.
Il Pino Daniele autore per altri e le colonne sonore
Pino Daniele ha suonato con i migliori artisti italiani e internazionali, da loro con umiltà ha imparato e di sicuro, allo stesso tempo, ha insegnato tanto. Presente nella mostra l’invito che Eric Clapton gli ha inviato per farlo partecipare al suo famoso Crossroad Guitar Festival. Memorabile il tour da record con Francesco De Gregori, Ron e Fiorella Mannoia. Ma Pino Daniele è stato anche autore per altri grandi cantautori e musicisti. Ha scritto meravigliose canzoni per alcuni dei più importanti artisti italiani. Ha realizzato delle colonne sonore per dei film, attività che non solo lo ha messo in contatto con il mondo del cinema ma ha fatto si che nascesse un connubio artistico straordinario: quello con Massimo Troisi, legato al chitarrista da una profonda amicizia. ‘Pino Daniele Spiritual‘ riesce a comunicare tutto questo e lo fa nell’affascinante cornice di Palazzo Reale. Un modo inedito e straordinario per omaggiare e ricordare un uomo e un artista unico al mondo che manca tanto ma che per fortuna è sempre con noi grazie alla sua musica.
Informazioni: orari e costo dei biglietti
La mostra è stata promossa dalla Fondazione Pino Daniele con il Ministero della Cultura, Palazzo Reale, Regione Campania, Comune di Napoli, prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la media partner di Rai, radio ufficiale Rai Radio 2, con la collaborazione di Rai Teche, Archivio Storico Luce e Fondazione Campania dei Festival, curata da Alessandro Daniele e Alessandro Nicosia che la produce e organizza. La si potrà visitare tutti i giorni, tranne il mercoledì, dalle 9 alle 20, l’ultimo ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura. Il costo del biglietto è di 15€, il ridotto ha un prezzo di 10€ (per over 65, under 26 e gruppi organizzati composti da un minimo di 12 persone e un massimo di 20). Per i bambini, dai 6 ai 14 anni e le scuole secondarie di secondo grado, il biglietto ha un costo di 6€.
Le foto