Musica

Peppino Di Capri: “Quella volta che cantai con Berlusconi, Champagne? Non lo bevo”

Quella canzone avrebbe dovuta cantarla Modugno o Aznavour. Non è proprio adatta ai matrimoni: "Parla di un tradimento, eppure la gente non se ne accorge"

Spettacoli - di Redazione Web

17 Marzo 2025 alle 16:10

Condividi l'articolo

Foto Stefano Colarieti/LaPresse 17 febbraio 2021 Studi Rai Via Teulada Spettacolo La trasmissione “Porta a Porta” festesteggia 25 anni nella foto: Peppino di Capri Photo Stefano Colarieti/LaPresse February 17, 2021 Studi Rai Via Teulada Entertainment “Porta a Porta” broadcast celebrates 25 years in the pic: Peppino di Capri
Foto Stefano Colarieti/LaPresse 17 febbraio 2021 Studi Rai Via Teulada Spettacolo La trasmissione “Porta a Porta” festesteggia 25 anni nella foto: Peppino di Capri Photo Stefano Colarieti/LaPresse February 17, 2021 Studi Rai Via Teulada Entertainment “Porta a Porta” broadcast celebrates 25 years in the pic: Peppino di Capri

Peppino Di Capri non beve champagne. Lo ha dichiarato il cantante, autore, crooner decano della musica italiana in una lunga intervista a Il Corriere della Sera. Ha raccontato che quella canzone, Champagne, entrata nell’immaginario collettivo e nel linguaggio di tutti i giorni, avrebbe voluta darla a Domenico Modugno o a Charles Aznavour. Fino a una mattina, quando cambiò idea e decise di cantarsela lui. Non sa quantificare, se è vero o meno la voce dei cinque milioni di euro soltanto di diritto d’autore.

La vita di Giuseppe Faiella è diventata un film, che si intitola appunto Champagne – Peppino di Capri, prodotto da Rai Fiction e O’ Groove, per la regia di Cinzia TH Torrini, con la sceneggiatura di Michele Pellegrini e Maria Sole Limodio e soggetto di Pierpaolo Verga e Maria Sole Limodio. Andrà in onda su Rai 1 lunedì 24 marzo. L’infanzia durante la guerra, le esibizioni per i militari statunitensi che era solo un bambino, il beat e il twist in Italia. La vittoria nel contest Rai “Primo Applauso”. Spalla ai Beatles nei loro unici concerti italiani. L’affermazione nei primi anni ’70. L’amicizia-rivalità con Fred Buongusto. La sua casa discografica con la quale ingaggiò Franco Califano.

Proprio con Un grande amore e niente più vinse a Sanremo la prima volta nel 1973, la seconda nel 1976 con Non lo faccio più. Per 15 volte al Festival della canzone italiana. I successi di E mo e mo, Roberta, Let’s twist again, St. Tropez Twist. E quella canzone, Champagne, diventata emblematica di una carriera, che in realtà ai matrimoni “non sarebbe proprio adatta, visto che parla di un tradimento, eppure la gente non se ne accorge. L’ho cantata tante volte alle nozze di qualche mio ammiratore, come regalo agli sposi”. Lui però lo champagne non lo beve. “Fa male alla voce, bagno appena le labbra”.

Una volta duettò anche con Silvio Berlusconi. “Al matrimonio del figlio di un politico campano. Lo vidi vicino alla torta che cercava la posizione migliore per le foto. Poi mi si avvicinò e domandò: ‘Lei conosce le mie canzoni?’. ‘Come no, presidente’. Durante il concerto salì in pedana e mi rubò il microfono. Sapeva a memoria tutto il mio repertorio”. Ha ricordato anche quella volta in cui dopo essere andato a un comizio di Matteo Salvini a Napoli gli diedero del leghista.

17 Marzo 2025

Condividi l'articolo