La mossa del tycoon

Trump stoppa gli aiuti militari Usa all’Ucraina, la ritorsione contro Zelensky: Kiev lasciata sola contro Putin

Esteri - di Redazione

4 Marzo 2025 alle 10:29

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AP Photo/ Mystyslav Chernov
AP Photo/ Mystyslav Chernov

Questa notte al Cremlino si sarà festeggiato. Con una mossa che di fatto è un regalo al regime criminale di Vladimir Putin, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato la sospensione degli attuali aiuti militari Usa all’Ucraina.

La pausa riguarderà tutti gli aiuti militari che non sono al momento in Ucraina, incluse le armi in transito e quelle nelle aree di transito in Polonia, scrive l’agenzia Bloomberg, citando un funzionario del ministero della difesa.

Si tratta a tutti gli effetti della “vendetta” di Trump nei confronti di Volodymyr Zelensky dopo il clamoroso scontro avvenuto a favor di telecamere venerdì scorso all’interno dello Studio Ovale della Casa Bianca, terminato con la cacciata del presidente ucraino e la mancata firma degli accordi sui minerali, presunto “risarcimento” dovuto da Kiev a Washington per il sostegno in questi tre anni di guerra scatenata dal Cremlino.

Uno stop agli armamenti che durerà, scrive Bloomberg, fino a quando il presidente Trump non avrà determinato “la buona fede dell’impegno di Kiev verso la pace”: in sostanza alla Casa Bianca ci si aspetta che Zelensky, di fronte al rischio di una capitolazione militare senza i fondamentali armamenti americani, torni sui suoi passi e ceda alle richieste dell’amministrazione Trump sulla pace con Putin, in un accordo che a Kiev viene considerato a tutti gli effetti una resa di fronte a chi per tre anni ha massacrato civili e militari ucraini.

Lo ammette anche il vicepresidente Usa JD Vance, che in una intervista a Fox News ha affermato che il presidente ucraino ha “mostrato un chiaro rifiuto di impegnarsi nel processo di pace” auspicato dal presidente Trump. “Penso che Zelensky non fosse ancora pronto – ha detto Vance – e penso, francamente, che non lo sia ancora, ma penso che prima o poi ci arriveremo. Dobbiamo farlo”.

D’altra parte sia Trump che Zelensky sono consapevoli che l’assistenza militare Usa è fondamentale per resistere di fronte all’aggressione russa. A tre anni dall’invasione l’Ucraina produce oggi il 33-34% del suo fabbisogno militare, circa il 30% arriva dall’Europa e il rimanente 40% dagli Stati Uniti.

Ma la forza americane è fondamentale in particolare nel suo contributo di intelligence sul campo, oltre alla fornitura dei sistemi di comunicazioni satellitari come Starlink (prodotto dall’azienda di Elon Musk). Secondo il Corriere della Sera la stima più ripetuta resta che, se oggi Trump bloccasse le forniture militari, le forze armate ucraine potrebbero continuare a combattere con la stessa intensità per altri sei mesi.

di: Redazione - 4 Marzo 2025

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