La sfida
L’incredibile invasione dei Maranza al Sud: “Sarà guerra, facciamo vedere chi comanda”, l’appello social e la partita Napoli-Inter
Dopo lo straordinario caso Roccaraso, la sfida lanciata da alcuni influencer di Torino. "Tutti con il Frecciarossa senza biglietto, faremo un macello". Anche un'interrogazione parlamentare, forse solo un'idea per farsi pubblicità
Cronaca - di Redazione Web

Appena un mesetto fa, ai social e al presunto ascendente di alcuni influencer era stato addebitato il caso Roccaraso che aveva allertato e indignato autorità e classe media con l’arrivo da mezza Campania di centinaia di pullman nella località sciistica abruzzese, tradizionalmente molto frequentata dai napoletani, che avevano generato caos e ilarità. Questa volta è un vero e proprio appello a invadere il Sud Italia, una sfida lanciata sempre sui social da cosiddetti “maranza” che hanno convocato un’adunata per “invadere” le città del Meridione. Per far vedere “chi comanda”. Un’adunata dai toni tanto grotteschi, ridicoli, quanto preoccupanti per alcuni. Forse soltanto una maniera per ottenere visibilità.
A lanciare l’appello un 24enne di origini marocchine che vive a Torino dov’è arrivato da bambino, abita al quartiere Barriera di Milano. “Sta parlando con voi il capo dei Maranza. Ho deciso di fare un raduno di maranza, in centro, a Torino, l’1 marzo, andiamo tutti insieme al Sud, voglio solo gente seria. Adesso vi facciamo vedere chi comanda anche al Sud”. Il personaggio almeno dal 2019 pubblica video e contenuti sui social. “A tutti quelli del Sud che si esaltano dicendo ‘noi abbiamo questo’ (ha mimato il gesto di premere il grilletto di un’arma da fuoco, ndr) rispondiamo che è roba da film. La vita reale è un’altra. Totò Riina ci ha lasciato anni fa. Noi vi faremo vedere la vita reale. Se salite al nord vi scippiamo ‘o telefonin’. Vi faremo vedere la vita reale, non i film e le fantasie”. In un altro video lo si vede su un ring mentre tira di boxe – un’esibizione non così convincente – con un amico e dice di stare allenando i “miei soldati”.
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A fargli eco un altro maranza, apparentemente sodale del primo. “Sud preparati, il 1 marzo arriviamo noi e sarà guerra. Tutti con il Frecciarossa senza biglietto, prima tappa Roma, poi Napoli e Sicilia … Faremo un macello e scapperanno tutti … perché quelli del Sud parlano male di noi del Nord”. Ma chi sono questi maranza? “Giovane che fa parte di comitive o gruppi di strada chiassosi – si legge sulla Treccani – caratterizzati da atteggiamenti smargiassi e sguaiati e con la tendenza ad attaccar briga, riconoscibili anche dal modo di vestire appariscente (con capi e accessori griffati, spesso contraffatti) e dal linguaggio volgare”. Provengono di solito da periferie urbane delle città del Nord. Il termine è stato utilizzato già dagli anni ’80 e ’90, negli ultimi anni ha preso a connotare gruppi di ragazzi che si muovono in branco, spesso di origini straniere, in particolare del Nord Africa, dalla socialità pervasa dai social.
Le risposte di alcuni ragazzi del sud non si sono fatte attendere. “Stamm tutt pronti … ve scassammo, Maranza, ve facimme capì comm’è ‘o sistema”. Un altro: “Ci siamo liberati dei nazisti di Hitler in quattro giorni, con voi ci vogliono quattro minuti”. E ancora: “Venite, ma non prendete il biglietto di ritorno”. L’appello è stato lanciato tra l’altro in concomitanza con la partita Napoli-Inter, prima e seconda in classifica in Serie A, che si giocherà allo stadio Diego Armando Maradona sabato 1 marzo. Il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa, coordinatore provinciale di Napoli e Avellino, ha annunciato un’interrogazione al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Dobbiamo evitare che Napoli sia tenuta in scacco da questi ‘fenomeni’, soliti postare video carichi di odio e inni alla violenza, che minacciano seriamente la sicurezza nelle nostre città”.
“Sfide inquietanti e da monitorare per evitare scontri in piazza”, ha commentato il Francesco Emilio Borrelli, deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra, molto noto sui social per le sue azioni di attivismo politico sempre accompagnate da dirette sui social. “Ho allertato le autorità locali e nazionali perché al di là della veridicità o meno di queste inquietanti sfide social si sta creando un clima pesantissimo attorno a questa partita. Un clima che potrebbe sfociare, viste le premesse, in azioni violente e di guerriglia che bisogna assolutamente evitare con una maggiore presenza di uomini delle forze dell’ordine. Purtroppo questi sciagurati gruppi ‘Maranza’ hanno soffiato sul fuoco con queste sfide della vergogna sempre più presenti su Tik Tok. Bisogna verificare se davvero qualche esaltato scenderà sabato a Napoli con l’intento di creare degli scontri. Una follia che segna un passo ancora più basso raggiunto dal nostro sistema sociale”.