Turismo e polemiche
Cosa sta succedendo a Roccaraso, perché è stata “invasa” dai turisti: il ruolo della tiktoker De Crescenzo

Un cortocircuito tra media, social network, inadeguatezza amministrativa e “overtourism”. È quanto accaduto domenica 26 gennaio a Roccaraso, paesino di poco meno di 2mila abitanti noto nel Centro e Sud Italia come una meta di riferimento per gli sciatori.
Situato tra il Parco della Maiella e il Parco Nazionale d’Abruzzo ad oltre 1200 metri di altitudine, Roccaraso fa parte del comprensorio sciistico Alto Sangro insieme ad altre quattro località: Barrea, Pescasseroli, Pescocostanzo e Rivisondoli.
Domenica scorsa si è parlato di “invasione” da parte di turisti, in larghissima parte di Napoli e provincia: questo per l’afflusso anomalo di almeno 10mila persone, giunte a Roccaraso a bordo di circa 250 pullman turistici.
Il paese ovviamente non ha retto: immagini e video diffusi sui social network mostrano scene di evidente confusione e degrado (in particolare legato all’abbandono di rifiuti), file chilometriche di auto e pullman imbottigliati nel traffico con conseguenti rischi anche per la sicurezza pubblica.
Sporcaraso#Roccaraso
pic.twitter.com/DKGNf0H3Dr— Giovanna Falanga🏀 (@FalangaGiovanna) January 29, 2025
Media italiani ma non solo hanno associato il boom turistico di Roccaraso al ruolo di alcuni influencer napoletani, in particolare Rita De Crescenzo: regina del “trash”, ha oltre 400mila follower su Instagram e 1,7 milioni su TikTok.
Pochi giorni prima della “invasione” di Roccaraso era stata con la famiglia nella località sciistica abruzzese, pubblicando diversi video per mostrare il panorama della zona, oltre a riprendere i primi tentativi di sciare del figlio.
Molti hanno dunque legato i video di De Crescenzo ai numeri dello scorso weekend nel paesino del comprensorio sciistico Alto Sangro e la stessa influencer, di fronte alla sovraesposizione mediatica ottenuta, si è intestata il “merito” del boom turistico arrivando a promettere anche più visitatori.
In realtà dimostrare che l’enorme e anomalo afflusso di turisti della provincia di Napoli a Roccaraso nel weekend sia legato alla tiktoker De Crescenzo è complicato: molto più semplice è in realtà legare il boom turistico alla miriade di offerte e pacchetti acquistabili sui social, in cui si promette una gita di un giorno in pullman a Roccaraso a costi particolarmente bassi, dai 15 ai 30 euro.
Come sottolineato dal sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, il problema è che il comprensorio e il suo paesino non hanno le capacità di reggere un simile afflusso turistico: “Roccaraso accoglie e vuole accogliere più turisti, ma noi vogliamo sciatori civili. Con 30 euro non puoi nemmeno sciare, perché uno skipass costa 60 euro. Roccaraso non è in grado di resistere al tipo di aggressione che abbiamo avuto domenica: per esempio, non possiamo mettere 1.000 bagni chimici in una stazione sciistica”, ha spiegato il primo cittadino.
Di fronte ai concreti rischi per la sicurezza la prefettura dell’Aquila ha disposto una serie di limitazione al traffico che entreranno in vigore nel primo fine settimana di febbraio: è previsto una limitazione degli accessi degli autobus per un numero massimo di cento mezzi al giorno, attraverso un sistema di targhe alterne e prenotandosi tramite un modulo apposito. Per far rispettare gli obblighi verrano istituiti posti di blocco sulla statale 17, la strada di accesso a Roccaraso da Castel di Sangro, il principale centro abitato della zona.