Crimine ed economia

Estradati 29 narcos dal Messico agli USA, anche Rafael Caro Quintero: la mossa dopo le minacce di Trump, tra dazi e fentanyl

L'operazione più imponente di sempre. Caro Quintero, tra i criminali più ricercati dell'FBI per anni, accusato della tortura e della morte dell'agente "Kiki" Camarena. Non è escluso che alcuni rischino la pena di morte, non prevista in Messico

Esteri - di Redazione Web

28 Febbraio 2025 alle 13:29

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Republican presidential nominee former President Donald Trump speaks along the southern border with Mexico, Thursday, Aug. 22, 2024, in Sierra Vista, Ariz. (AP Photo/Evan Vucci) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain
Republican presidential nominee former President Donald Trump speaks along the southern border with Mexico, Thursday, Aug. 22, 2024, in Sierra Vista, Ariz. (AP Photo/Evan Vucci) Associated Press / LaPresse Only italy and Spain

Estradati dal Messico negli Stati Uniti 29 presunti narcotrafficanti tra cui Rafael Caro Quintero, uno dei boss più noti al mondo. Non solo guerra al narcotraffico però: è un gesto che è già stato definito “storico”, interpretato da molti come un’apertura sui negoziati commerciali tra i due Paesi, minacciati dai dazi al 25% che il Presidente degli USA Donald Trump ha annunciato dovrebbero entrare in vigore il prossimo 4 marzo. La presidente messicana Claudia Sheinbaum ha ribadito la disponibilità a collaborare con Washington ma anche respinto ogni “invasione” della sovranità messicana.

I media messicani riportano alcuni nomi dei narcos che sarebbero stati estradati: Omar e Miguel Angel Trevino Morales, ex leader del sanguinario cartello degli Zetas, Vicente Carrillo Fuentes, ex capo del cartello di Juárez, anche Rafael Caro Quintero, fondatore del cartello di Guadalajara, accusato dell’omicidio e delle torture dell’agente della Dea statunitense Enrique “Kiki” Camarena, arrestato nel 2022 dopo anni di latitanza. Era inserito nella lista dei dieci criminali più ricercati dall’FBI. Sulla sua testa aveva avuto una taglia da 20 milioni di dollari. I narcos estradati sono accusati a vario titolo per crimini che vanno dall’omicidio al traffico internazionale di droga. Non è escluso che alcuni rischino la pena di morte, non prevista in Messico.

I dazi per Canada e Messico erano stati oggetti alcuni dei primi ordini esecutivi firmati da Trump ma anche sospesi all’inizio di febbraio. Sulle importazioni di energia dal Messico verrà applicata l’imposta completa del 25%. “Respingiamo categoricamente la calunnia della Casa Bianca che accusa il governo messicano di avere alleanze con organizzazioni criminali”, aveva osservato Sheinbaum su X. La situazione del Messico in questo caso è molto delicata: il suo PIL è costituito al 40% dalle esportazioni, di cui gran parte destinate agli Stati Uniti. Il Messico non aveva mai fatto un’operazione di estradizione così imponente.

Trump accusa da anni il Messico di non fare abbastanza contro il traffico di stupefacenti. Gli USA hanno anche definito otto organizzazioni criminali come organizzazioni terroristiche, “minaccia alla sicurezza nazionale”. Una delegazione di alto livello messicana è intanto arrivata a Washington per colloqui con il segretario di Stato Marco Rubio e altre autorità su azioni coordinate contro traffico di droga e armi. Il fentanyl, oppiaceo che ogni anno uccide decine di migliaia di persone e che negli Stati Uniti è da tempo un’emergenza, è uno degli argomenti più attenzionati.

Le autorità messicane hanno confermato che, nell’ambito della cooperazione bilaterale, hanno intensificato le operazioni antidroga – arrestati anche due membri di spicco del Cartello di Sinaloa, appena la scorsa settimana – e confermato l’uso, da parte degli Stati Uniti, di droni per monitorare i cartelli.

28 Febbraio 2025

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