Gli ordini esecutivi

Trump impone dazi a Canada, Messico e Cina: la nuova guerra commerciale degli Stati Uniti

Il Presidente ha varato dazi del 25% per Canada e Messico e del 10% per la Cina. Le risposte di Ottawa e Città del Messico. Pechino: "Nessun vincitore". Cosa c'entra la lotta al fentanyl

Economia - di Redazione Web

2 Febbraio 2025 alle 10:25

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President Donald Trump speaks to reporters as he signs executive orders in the Oval Office of the White House, Friday, Jan. 31, 2025, in Washington. (AP Photo/Evan Vucci)
President Donald Trump speaks to reporters as he signs executive orders in the Oval Office of the White House, Friday, Jan. 31, 2025, in Washington. (AP Photo/Evan Vucci)

Come aveva annunciato, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato tre ordini esecutivi che hanno imposto dazi a Canada, Messico e Cina. Non è escluso che la decisione avrà impatto sui commerci in scala globale e non solo sui Paesi coinvolti. Non si sono fatte attendere le risposte, con tanto di contromisure, da parte di Ottawa, Città del Messico e Pechino. È l’inizio di una nuova guerra commerciale.

Le imposte sull’importazione di merce straniera da Canada e Messico saranno attive dal prossimo martedì 4 febbraio. Sono state fissate al 25%, al 10% per tutto quello in arrivo dalla Cina. Funzionari della Casa Bianca hanno fatto sapere che i prodotti energetici provenienti dal Canada saranno soggetti solo a un’imposta del 10%, mentre sulle importazioni di energia dal Messico verrà applicata l’imposta completa del 25%. Washington ha aggiunto che nel caso di ritorsioni, ulteriori imposte saranno introdotte alle importazioni.

Per sostenere i dazi, Trump ha dichiarato lo Stato di emergenza nazionale ai sensi dell’International Emergency Economic Powers Act. Sul profilo social X della Casa Bianca si legge che il Presidente USA “sta adottando misure decisive per proteggere gli americani dalla crisi del fentanyl. Il fentanyl è la principale causa di morte per gli americani di età compresa tra 18 e 45 anni. L’annuncio tariffario di oggi è necessario”.

Si legge inoltre che i cartelli messicani, “principali trafficanti di fentanyl”, hanno “un’alleanza con il governo del Messico e mettono a repentaglio la sicurezza nazionale e la salute pubblica degli Stati Uniti” mentre in Canada “la produzione di fentanyl è in crescita e, nell’ultimo anno fiscale, al confine settentrionale ne è stata sequestrata una quantità sufficiente a uccidere 9,8 milioni di americani. Inoltre, gli attraversamenti illegali delle frontiere dal Canada hanno raggiunto nuovi massimi storici ogni anno negli ultimi quattro anni fiscali” e fino a quando il governo del Canada non collaborerà con gli Stati Uniti nella lotta al narcotraffico e sulla sicurezza delle frontiere i dazi resteranno in vigore.

Immediata al risposta del Canada, con la decisione del primo ministro canadese Justin Trudeau di imporre dazi al 25% sui prodotti statunitensi. Ha promesso ritorsioni con tariffe dl valore di 125 miliardi di dollari sull’import statunitense. “Le azioni intraprese dalla Casa Bianca ci hanno diviso anziché unirci”. Stessa linea da parte della presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, che ha annunciato dazi nei confronti di prodotti statunitensi. La Cina ha criticato gli ordini esecutivi di Trump ma non ha ancora annunciato alcuna risposta.

La Cina “è uno dei Paesi più severi al mondo sulla lotta al narcotraffico, sia in termini di politica sia di attuazione”, ha risposto un portavoce del ministero degli Esteri alle accuse del presidente americano. “La Cina deplora e si oppone con fermezza a questa mossa e adotterà le contromisure necessarie per difendere i propri diritti e interessi legittimi”. Complessivamente, i prodotti dei tre Paesi rappresentano circa un terzo di tutti i beni importati dall’estero negli USA. In particolare nei settori auto, farmaci ed elettronica. Delicatissima la situazione del Messico, il cui PIL è costituito al 40% dalle esportazioni, di cui gran parte destinate agli Stati Uniti. “Respingiamo categoricamente la calunnia della Casa Bianca che accusa il governo messicano di avere alleanze con organizzazioni criminali”, ha risposto Sheinbaum su X.

2 Febbraio 2025

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