La quarta serata
Chi è Topo Gigio, a Sanremo 2025 con Lucio Corsi: la storia del pupazzo, la voce, il doppiatore, la creatrice Maria Perego
L'esibizione nella serata delle cover sulle note di "Nel blu, dipinto di blu" di Domenico Modugno, che prestò la sua voce al pupazzo più amato dagli italiani. "Mi ha insegnato come non diventare una marionetta, come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento"
Cultura - di Antonio Lamorte

Sarà una cosa seria, ha assicurato Lucio Corsi: non sarà una gag quella che stasera lo vedrà sul palco del Festival di Sanremo a duettare, nella quarta serata, quella delle cover, con Topo Gigio in Nel blu, dipinto di blu, la canzone di Domenico Modugno che vinse la kermesse dando nuova linfa vitale e caratura mondiale alla manifestazione. “Topo Gigio mi ha insegnato come non diventare una marionetta, mi ha insegnato come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento”, aveva annunciato il cantante in gara alla 75esima edizione del Festival con l’inedito Volevo essere un duro.
Il pupazzo fece il suo debutto alla fine degli anni ’50, ispirato a Mickey Mouse e partorito dall’idea di Maria Perego, con la collaborazione del marito Federico Caldura e dell’autore e regista Guido Stagnaro, due anni prima quell’esordio. Fu realizzato con una plastica speciale e animato con la tecnica dei pupazzi, manovrato dall’animatore dallo sfondo nero. Il nome fu ispirato dal nipote della tata di Perego. La voce gli venne prestata da Peppino Mazzullo ma il suo primo doppiatore, nella trasmissione Serata di gala, fu proprio Domenico Modugno, l’interprete che più di tutti ha rivoluzionato la canzone italiana. Perego aveva studiato all’Accademia di Arte drammatica e aveva cominciato a lavorare nel teatro di figura con burattini, marionette, pupazzi, ombre e oggetti.
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Topo Gigio era vestito fin dai suoi primi giorni con abiti da bimbo, caratterizzato da un’inconfondibile voce acuta, dal carattere ironico e innocente e dal portamento buffo e divertente. “Strapazzami di coccole”. Ha compiuto 60 anni nel 2019. È diventato un’icona pop, un personaggio familiare per tutti gli italiani esploso tra spot, film, libri, fumetti e cartoni animati. Ha spopolato con la trasmissione Carosello prima di diventare una star internazionale.
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Questo personaggio è stato accompagnato negli anni da celebrità come Nino Manfredi, Delia Scala, Raffaella Carrà, Cochi e Renato. Arrivò a duettare persino con icone mondiali come Frank Sinatra e a Louis Armstrong e ad apparire anche all’estero in televisione, anche nella celebre trasmissione Ed Sullivan Show. Perego, morta nel 2019, è stata insignita di riconoscimenti come l’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano ed è stata nominata Commendatore dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2004.
“Non sarà mica una gag, quella di venerdì – ha voluto chiarire Lucio Corsi in un’intervista a Repubblica – pura musica, invece, una cosa seria. Topo Gigio è un personaggio vero, di grande esperienza, dei bambini ma di tutti, ha già duettato con la Carrà e tanti altri: averlo a fianco mi rassicura molto. E poi negli anni Cinquanta è nato con la voce di Modugno, è un modo diverso per volare altrove. Non è mai invecchiato, e voglio capire come fare per riuscire a non farlo, perché sta cosa che si invecchia non mi va giù”. A prestare la voce oggi a Topo Gigio è l’attore e imitatore Leo Valli, da 15 anni. Sarà lui a duettare con Lucio Corsi e a cantare con l’orchestra, sarà dietro le quinte mentre il cantante e il pupazzo saranno sul palco con un teatrino. Corsi aveva detto della canzone: “Volare, Nel blu dipinto di blu, è la canzone delle canzoni poiché l’elemento della musica è l’aria. L’hanno cantata tutti, da Paul McCartney a Bowie fino a Troisi in Non ci resta che piangere. Insomma, penso che un sogno così non ritorni mai più”.
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