Totonomi
Chi sarà il sostituto di Daniela Santanché se la ministra dovesse dimettersi
Da indiscrezioni sembrano freddi i rapporti tra la 'Pitonessa' e la premier Giorgia Meloni. Possibile un passo indietro 'spontaneo' o 'su richiesta'. Oggi l'arrivo a Palazzo Chigi dei capigruppo di Senato e Camera di Fratelli d'Italia Lucio Malan e Galeazzo Bignami
Politica - di Redazione Web

Un incontro con il team di Oracle, presso la sede del ministero, e una intervista a Usa Today oggi per la ministra del Turismo Daniela Santachè. “Oggi – scrive Santanchè sui social – ho incontrato Oracle per rafforzare l’innovazione nel turismo italiano e rendere la nostra Nazione ancora più competitiva. Successivamente, intervista con Usa Today per raccontare al mondo i successi e il futuro del nostro turismo. Lavoriamo per un comparto sempre più forte!“, conclude. Dunque il ministro è al lavoro e nel pieno delle sue funzioni nonostante le voci che la vedrebbero ‘distante’ dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Chi sarà il sostituto di Daniela Santanché se la ministra dovesse dimettersi
Le stesse voci che stanno ponendo l’accento sulle possibili dimissioni di Santanché dopo il rinvio a giudizio. Passo indietro che la ministra starebbe valutando e che la premier potrebbe chiederle. Intanto, è via al totonomi sui possibili sostituti o sostitute della ministra. Secondo quanto riportato da La Repubblica, si tratterebbe di Gianluca Caramanna, deputato e oggi consigliere della ministra, Manlio Messina, vice-capogruppo a Montecitorio e di Marina Chiarelli, assessora in Piemonte.
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Il ruolo di Malan
Intanto, oggi, sono saliti a Palazzo Chigi i capogruppi di Fratelli d’Italia alla Senato e alla Camera Lucio Malan e Galeazzo Bignami. Il primo, indicato anche lui come possibile futuro Ministro del Turismo, ha dichiarato: “Piena fiducia in Santanchè? Il ministro Santanchè è ministro, abbiamo votato la fiducia…Certo“. Bignami, invece, ha affermato: “Abbiamo parlato di concessioni autostradali. Da avvocato, ho fatto nella mia vita il principio di presunzione di innocenza uno degli elementi fondanti. Per noi è una valutazione che il ministro farà nella sua libertà individuale. Le contestazioni che le sono state mosse e che hanno determinato il rinvio a giudizio, sono fondate su una mancata rivalutazione degli ammortamenti societari. Sommessamente da avvocato rilevo che è una materia molto tecnica suscettibile di interpretazioni. Come ha detto il gup stesso, deve formare oggetto di approfondimento“.