Alla Clinica Sacro Cuore di Cosenza

Bambina rapita nella clinica a Cosenza, neonata ritrovata e coppia fermata: si erano finti parenti e infermieri

Un incubo durato quattro ore. La madre di Sofia: "Siamo morti e risorti". La donna fermata avrebbe vissuto una sorta di ossessione: diventare mamma

Cronaca - di Redazione Web

22 Gennaio 2025 alle 10:50

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Bambina rapita nella clinica a Cosenza, neonata ritrovata e coppia fermata: si erano finti parenti e infermieri

Quando le forze dell’ordine sono arrivate nell’appartamento della coppia, hanno trovato tutto pronto per i festeggiamenti, per banchetto e brindisi per la nascita del bambino. Quel figlio però non era della coppia: si sarebbero finti parenti in visita, poi infermiera, per prelevare un neonato dalla clinica “Sacro Cuore” di Cosenza. Avrebbero portato via una bambina, restituita ai genitori – “siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati” – mentre la coppia è stata fermata alla fine di un incubo che è durato in tutto quattro ore.

Sono una donna di 51 anni di Cosenza, e un uomo di 43 anni di origini nigeriane. Sposati. La donna avrebbe vissuto una sorta di ossessione: voleva diventare mamma. Avrebbe simulato per 9 mesi la gravidanza, raccontato ai familiari di essere incinta di un figlio maschio, riferito di esser stata tenuta per premura e accertamenti qualche giorno in più del previsto nella clinica.

Li hanno rintracciati e fermati – gli agenti della squadra mobile coordinata dal questore Giuseppe Cannizzaro – in contrada Rocchi a Rende, prima che potessero immettersi in tangenziale con in macchina il bambino, che però era una bambina, ed era stata vestita di azzurro come se fosse maschio. Il legale rappresentante del gruppo IGreco, proprietario della clinica, Saverio Greco, ha dichiarato che l’episodio si è verificato nell’orario delle visite, con i due che “sono riusciti a entrare dichiarando di essere venuti a trovare dei parenti”.

Le ricostruzioni sono ancora indefinite in alcuni passaggi. La vicenda è stata scoperta grazie al racconto di alcuni testimoni e all’aiuto delle immagini delle telecamere di sorveglianza. La donna si sarebbe introdotta nel reparto fingendosi una puericultrice. La scena ripresa dalle telecamere la inquadrerebbe mentre si avvicina a un ovetto e prova a mettere la figlia all’interno con un uomo con un cappellino in testa, senza riuscirci, prima di uscire con l’uomo che prende l’ovetto. Si sarebbero allontanati a bordo di un’auto. Le immagini hanno permesso alle forze dell’ordine di rintracciare rapidamente la coppia. All’interno della clinica si è anche alzata la tensione tra i familiari della bambina e il personale della struttura.

“Siamo una mamma e un papà che ieri sono morti e rinati“, le parole di Valeria Chiappetta, la mamma della piccola Sofia. “Mi state scrivendo in migliaia, da ogni parte dell’Italia, vorrei rispondere singolarmente a tutti ma non riesco. Questa è la nostra famiglia che ieri sera si stava sgretolando in mille pezzi. Le forze dell’ordine hanno fatto un lavoro eccezionale, mentre io avevo perso le speranze. Un’intera città, anzi Regione, si è bloccata per cercare la nostra bambina. Non penso che riuscirò mai a superare questa cosa, ma il lieto fine è che Sofia sta bene. Grazie a tutti. Vorrei abbracciare tutti. Una mamma e un papà che ieri sono morti e risorti”.

“Oggi tutta Italia è stata con il fiato sospeso per alcune interminabili ore durante il rapimento della neonata di Cosenza”, ha scritto sui social il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto commentando il ritrovamento della neonata rapita. “Una brutta storia fortunatamente a lieto fine, grazie allo straordinario lavoro delle Forze dell’ordine e degli organi coinvolti. Un abbraccio forte è rivolto ai genitori e alle famiglie per ciò che hanno vissuto in queste ore”.

22 Gennaio 2025

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