Firenze

Licenziata per colpa dei treni: troppi ritardi al lavoro, reintegrata dai giudici: il calvario dei pendolari italiani

Il provvedimento di licenziamento dichiarato illegittimo in primo e secondo grado, ordinata la riassunzione con indennizzo. Per i giudici una "ritorsione" perché la giovane aveva chiesto un congedo per studiare

News - di Redazione Web

15 Gennaio 2025 alle 13:47

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Foto New Press Photo/LaPresse 20 aprile 2023 Firenze, Italia – cronaca – Caos treni, folla in attesa alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Gravi disagi alla circolazione ferroviaria dopo il deragliamento della carrozza di un treno merci in prossimità di Firenze Castello April 20, 2023 Florence, Italy – news – Firenze Santa Maria Novella station. Rail traffic disruptions after a train derails at Firenze Castello.
Foto New Press Photo/LaPresse 20 aprile 2023 Firenze, Italia – cronaca – Caos treni, folla in attesa alla stazione di Firenze Santa Maria Novella. Gravi disagi alla circolazione ferroviaria dopo il deragliamento della carrozza di un treno merci in prossimità di Firenze Castello April 20, 2023 Florence, Italy – news – Firenze Santa Maria Novella station. Rail traffic disruptions after a train derails at Firenze Castello.

Arriva in giorni di vera e propria passione per i treni in Italia: scioperi, cancellazioni, sospensioni, ritardi mostruosi. Giornate nere su giornate nere e il ministro di Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini che non dà spiegazioni, circondato dal cordone dei suoi che rispondono alle opposizioni che invocano dimissioni del segretario del Carroccio accusato di sognare il ministro dell’Interno invece di pensare al suo di dicastero. La realtà dura e cruda è quella che si intravede nella vita di tutti i giorni: nella storia di una lavoratrice licenziata a causa dei continui ritardi provocati dai treni.

La vicenda è stata raccontata in un articolo de Il Corriere Fiorentino. Pendolare, studentessa, impiegata part time in una gelateria a Firenze, dal 2022 era stata spostata dal punto vendita della Stazione a un altro in centro storico. La decisione le era stata comunicata al rientro dopo un congedo che aveva chiesto per motivi di studio: per completare il primo ciclo universitario. Vive a Pontassieve, in provincia, e ogni giorni prendeva il treno. Giornate di passione, veri e propri calvari. Lo spostamento di sede aveva provocato l’aumento dei ritardi, prima scongiurati al punto vendita in stazione che non prevedeva lo spostamento a piedi fino in centro.

A novembre dello scorso anno, a causa dei continui e numerosi ritardi, è stata licenziata: per otto volte in quattro mesi era entrata in ritardo al lavoro. A intervenire sul posto di lavoro dell’impiegata pendolare ci ha pensato la Giustizia: i giudici di primo e secondo grado del Tribunale di Firenze hanno dichiarato illegittimo il provvedimento di licenziamento e ordinato la riassunzione con indennizzo per i mesi in cui la donna non aveva potuto lavorare. La giovane commessa e studentessa era difesa dagli avvocati Andrea Stramaccia e Lorenzo Calvani

Stando a quanto emerso nel corso dei processi, il trattamento avrebbe avuto anche un “carattere ritorsivo” nei confronti della giovane per via del permesso ai fini di studio che la ragazza aveva chiesto alcuni mesi prima e non proprio per i ritardi, che sono stati comunque decisivi. Dallo stesso processo era infatti anche emerso che la giovane era stata tra l’altro rimpiazzata da un’altra dipendente al punto vendita in stazione. Per i giudici non era neanche pensabile, per motivi economici, che la ragazza, assunta part time, avrebbe potuto andare al lavoro a Firenze, in centro storico, in auto invece che in treno. La sentenza di secondo grado è arrivata nei giorni scorsi dopo quella di primo nel 2023.

15 Gennaio 2025

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