Numeri che non mentono
Tasse, l’Istat smentisce la propaganda di Meloni: la pressione fiscale cresce al 40,5% nel terzo trimestre 2024
Soltanto il 9 ottobre scorso si rivolgeva agli italiani, via social, con un video in cui rivendicava che il suo governo “abbassa le tasse, come sanno bene i lavoratori dipendenti, le mamme lavoratrici, le partite Iva”, sottolineando come “la cultura politica di questo governo è quella di ridurre le tasse, sostenere le famiglie e le imprese. Non la cultura di gravare ulteriormente sui cittadini”.
Sono passati poco meno di tre mesi e quelle parole, pronuncia dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sono invecchiate particolarmente male.
La storiella della premier sull’abbassamento delle tasse viene smentita non dalle opposizioni o dai media ostili, ma dall’Istat. Nel terzo trimestre del 2024, spiega l’istituto di statistica, “la pressione fiscale è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente”.
Numeri, quelli diffusi dall’Istat, che smentiscono senza mezzi termini la propaganda di Palazzo Chigi sulle tasse, ma che allo stesso tempo mostrano qualche miglioramento in altri punti del bilancio.
Nel terzo trimestre 2024 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -2,3% (-6,3% nello stesso trimestre del 2023), mentre nello stesso periodo cresce dello 0,6% il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, con i consumi cresciuti dell’1,6 per cento.
Per l’Istat “il potere d’acquisto delle famiglie, pur segnando uno sviluppo più contenuto rispetto ai periodi precedenti, risulta in crescita per il settimo trimestre consecutivo”. D’altra parte, osserva sempre l’Istat “la propensione al risparmio diminuisce congiunturalmente, ma in termini tendenziali prosegue il suo sentiero di crescita”. Questa “è stata pari al 9,2%, in diminuzione di 0,8 punti percentuali sul trimestre precedente”.