Il Medio Oriente in fiamme

Gaza, Netanyahu allontana l’accordo per un cessate il fuoco: “Non firmo, prima sradicare Hamas”

Esteri - di Redazione

21 Dicembre 2024 alle 14:42

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AP Photo/Ohad Zwigenberg
AP Photo/Ohad Zwigenberg

Le speranze per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, in cambio della liberazione da parte di Hamas degli ostaggi ancora in mano al gruppo islamico palestinese dopo l’attacco del 7 ottobre 2023, si stanno nuovamente spegnendo.

Impossibile non pensare ad un raffreddamento delle trattative in corso dopo le parole pronunciate dal primo israeliano Benyamin Netanyahu in un’intervista al Wall Street Journal, in cui il premier ha affermato che non firmerà alcun accordo sugli ostaggi se questo implica la fine della guerra a Gaza.

Netanyahu stoppa i negoziati

Conflitto che potrà terminare, spiega Netanyahu, solo con la rimozione completa di Hamas. “Non li lasceremo al potere a Gaza, a soli 30 chilometri da Tel Aviv. Non accadrà”, ha dichiarato Netanyahu, in un intervento citato anche su Haaretz.

All’intervistatore Elliot Kaufmann, Netanyahu ha detto che Israele “sta vincendo alla grande” perché ha indebolito Hamas a Gaza ed Hezbollah in Libano, provocando indirettamente la caduta del regime di Bashar al Assad in Siria.

I sondaggi bocciano Bibi

Una linea dura che non trova d’accordo gli israeliani. Secondo un sondaggio dell’emittente Channel 13, riportato dal Times of Israel, solo il 22% della popolazione ha fiducia nel governo attuale, con un 29% che dice di fidarsi del premier Benjamin Netanyahu, mentre la fiducia nell’Idf, le forze di difesa, è del 75%, con un drastico calo al 24% per il  ministro della Difesa Israel Katz.

Alla domanda di quale obiettivo gli intervistati interpreterebbero come la vittoria di Israele nella guerra a Gaza, il 68% indica il ritorno a casa di tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas, il 12% l’annessione della Striscia di Gaza allo stato di Israele, il 4% il ritorno alle loro case dei residenti al confine, l’8% l’instaurazione di una leadership palestinese moderata, diversa da Hamas, nella Striscia, mentre l’8% non si pronuncia.

I morti a Gaza

Intanto nella Striscia il bilancio delle vittime continuano quotidianamente a salire. Nell’ultimo aggiornamento diffuso dal ministero della Sanità di Gaza sono 45.227 persone sono state uccise durante gli oltre 14 mesi di guerra.

Il bilancio comprende 21 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha dichiarato che 107.573 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra.

Il Papa contro Israele

Restano tesi i rapporti tra Papa Francesco e il governo israeliano. Nell’incontro tenuto sabato per gli auguri di Natale alla Curia, il pontefice ha informato i cardinali della situazione in Terra Santa. “Ieri il Patriarca non lo hanno lasciato entrare a Gaza“, riferendosi evidentemente al cardinale Pierbattista Pizzaballa, “e ieri sono stati bombardati bambini”. “Questa è crudeltà, questa non è guerra”, “voglio dirlo perché tocca il cuore”.

di: Redazione - 21 Dicembre 2024

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