La riforma Nordio

I penalisti si scagliano contro l’Anm: “Le toghe diventano agit-prop”

“Un argine sembra essersi rotto”, l’Ucpi contro l’istituzione di un “comitato operativo” per il no al referendum sulla separazione delle carriere: la conferma della politicizzazione della magistratura associata

Giustizia - di Redazione Web

17 Dicembre 2024 alle 13:00

Condividi l'articolo

Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse
Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse

«Dalle parole del Presidente Santalucia e dal documento dell’Assemblea straordinaria della ANM emergono una identificazione del sindacato con il potere giudiziario ed una preoccupante separatezza corporativa, che mai erano state espresse con eguale franchezza sulla scena politica del Paese», lo scrive in una nota la Giunta dell’Unione delle camere penali all’indomani dell’assemblea dell’Associazione nazionale magistrati.

«Un argine sembra essersi rotto», continuano i penalisti. «I timori espressi all’interno delle correnti che l’istituzione di un “comitato operativo” per la promozione del “no” al referendum sulla separazione delle carriere potesse apparire come la conferma della politicizzazione della magistratura, sono stati agevolmente superati. Con il proposito di contrastare con ogni mezzo una riforma che è all’esame del Parlamento si metterà in moto una vera e propria struttura da agit-prop munita addirittura di consulenti “esperti della comunicazione”. La stessa attività giudiziaria, attraverso l’utilizzo dello “sciopero”, viene deliberatamente asservita ad una proclamata finalità politica. In questo vasto programma, iniziative sindacali, luoghi istituzionali, come l’aula magna della Corte di cassazione, celebrazioni ordinamentali e propaganda confluiscono nell’aperta rivendicazione del potere politico dell’ordine giudiziario, in conflitto con il fondamentale principio di separazione dei poteri.

Di fronte a queste iniziative -dichiara l’Ucpi- non possiamo che rinnovare l’impegno dell’Unione delle Camere Penali italiane nella difesa del disegno di legge di riforma costituzionale della magistratura, ricordando come lo stesso sia il frutto della proposta di riforma di iniziativa popolare depositata in Parlamento da UCPI. Continueremo a svolgere in ogni sede la nostra attività di informazione contro la falsa rappresentazione della riforma come uno “strappo al tessuto costituzionale” destinato ad incidere sulla “indipendenza e l’imparzialità della magistratura”, ed a difesa della verità di una riforma necessaria ai fini della realizzazione del giusto processo ed in linea con i principi ed i valori di una moderna democrazia liberale, nell’interesse di tutti i cittadini», concludono i penalisti.

17 Dicembre 2024

Condividi l'articolo