Botta e risposta

Vasco Rossi contro Salvini sul Codice della strada: “Cambia questa ca**o di legge, non salva nessuna vita”

Il rocker di Zocca attacca la linea proibizionista del governo Meloni: la misura serve solo a "fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi"

News - di Redazione Web

16 Dicembre 2024 alle 13:27

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COLLAGE DI FOTO DA LAPRESSE
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Scontro frontale e aperto tra Vasco Rossi e il ministro Matteo Salvini: il cantante, cantautore, rocker di Zocca, il Komandante al momento rappresenta l’oppositore più rumoroso e agguerrito alla nuova norma contenuta nel codice della strada a proposito di guida in stato alterato per via dell’uso di sostanze stupefacenti. “Da oggi, anche se siete alla guida lucidi, lucidi sì o lucidi no, arresto e sospensione della patente”, aveva attaccato Rossi. “Si confronti con i parenti delle vittime”, aveva risposto Salvini. “Cambia questa c***o di legge, non salva nessuna vita”, l’ultima risposta del cantante.

Salvini si è sempre professato grande fan di Vasco Rossi. Ha risposto da Atreju, la festa-convention di Fratelli d’Italia, alla quale è intervenuto in collegamento. Attraversa ancora un momento difficile, surclassato all’interno della sua coalizione di centrodestra dal partito della premier Meloni e superato nei sondaggi anche da Forza Italia. Con il quale va avanti una sfida da mesi, un derby interno che divide su tutto. Ultimo grattacapo: l’elezione del congresso della Lega lombarda di Massimiliano Romeo, attuale capogruppo della Lega in Senato, che alla svolta a destra di Salvini predilige il ritorno ai territori.

Perché fa discutere la legge sugli stupefacenti e la guida

Il nuovo Codice della Strada voluto dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, vice primo ministro del governo Meloni e segretario della Lega Salvini è una riforma molto contestata perché in alcuni casi è un coacervo di misure populiste e opportuniste. Ha introdotto pene e sanzioni più severe per diverse infrazioni già previste. A far discutere soprattutto la norma sull’uso di sostanze stupefacenti.

Basterà un test positivo all’uso di sostanze stupefacenti per far scattare la sospensione della patente. Il punto è però che il THC, il componente psicoattivo della marijuana può essere rilevato anche molto tempo dopo l’assunzione. Ragione per cui si potrebbe andare incontro alla sospensione anche quando non ci si è messi effettivamente alla guida in stato di alterazione. In Italia non è reato fare uso si sostanze stupefacenti. La norma è stata definita una mossa per portare avanti la repressione verso chi utilizza le sostanze stupefacenti: in linea con la linea proibizionista del governo Meloni.

La stretta è stata contestata da molte associazioni antiproibizioniste, alcune sostengono che potrebbe essere giudicata incostituzionale. Sicuramente sarà oggetto di ricorsi. Anche il presidente dell’Asaps (Associazione sostenitori e amici della polizia stradale) Giordano Biserni è entrato nel dibattito: “La guida sotto l’influenza di droghe o sostanze psicotrope è stata causa di incidenti stradali anche gravi e mortali ed è un reato che ha visto pochissime condanne in Italia per la difficoltà di provare lo stato alterato. Ora sparisce l’alterazione e arriva il semplice nesso temporale tra assunzione e guida. Sarà sufficiente?”.

L’attacco di Vasco Rossi: “Lucidi sì o lucidi no, arresto e sospensione della patente”

“Ragazzi, il ministro Salvini, Matteo Salvini, in questo 14 dicembre, ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni. Questo il ministro Salvini ha deciso di fare per il vostro bene, per voi naturalmente – aveva attaccato su Instagram Rossi – Da oggi, anche se siete alla guida lucidi, lucidi sì o lucidi no, arresto e sospensione della patente per tre anni. ‘Per il vostro bene’. Fuori dappertutto il nuovo codice della strada. Thanks to Matteo Salvini. Invece di guidare. Si potrebbe prendere i treni”.

 

 

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La risposta di Salvini a Vasco Rossi: “Si confronti con i parenti delle vittime”

“lo adoro come cantante. Tutti i tipi di droga fanno male – ha risposto Salvini – Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcol e droga. Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, però è un Codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”. Lo stesso concetto il ministro lo aveva ribadito in un post su X: “Al grande Vasco non serve che risponda io. Lo invito a confrontarsi con i genitori di ragazzi e ragazze che non ci sono più perché ammazzati in strada da gente che guidava sotto l’effetto di stupefacenti”.

 

La controrisposta di Vasco Rossi

“Caro Salvini, io non devo confrontarmi con nessuno altri che te … Io non scrivo le leggi. vorrei ti confrontassi tu con tutti quelli che, senza patente, perderanno il lavoro e non potranno più andare a lavorare. (già la patente, non serve solo per andare in giro la notte a divertirsi.)

Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causati da ubriachi o drogati al volante.

Ma la tua nuova legge, Salvini, non previene questo.

NON SALVA NESSUNA VITA !

Punisce e arresta chi perfettamente lucido al volante , può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo Anche nei giorni precedenti al momento della guida !

Questo NON È RIDURRE gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi.

Riprenditi ti prego, e cambia questa legge del caxxo !”

 

 

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16 Dicembre 2024

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